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Archivio della categoria 'Iniziative'

Insieme per la ricostruzione dell’Iraq - il documento conclusivo

10 settembre 2006 Pubblicato da roberto

Insieme per la ricostruzione dell’Iraq

Pianosa 19 e 20 agosto 2006

Convegno promosso da Mayors for Peace - Sindaci per la Pace, International Peace Bureau, Fondazioni Antonino Caponnetto e Sandro Pertini.

Hanno partecipato:

Delegazione Iraq:

  • Ministero degli Esteri del Governo dell’Iraq Fawzia Al Attia rappresentante del Sottosegretario
  • Parlamento del Kurdistan Mahtab Hussein responsabile delle relazioni internazionali
  • Camera di Commercio di Erbil (Kurdistan) Dilzar R. Husen

Comunità curda/IPB – Venezia:

  • Gulala Salih - Mediatore culturale Comune di Venezia
  • Nadhim Rashid - Asl di Venezia

delegazione Italia “Mayors for Peace”:

  • Leonardo Domenici - Sindaco di Firenze e Vice MfP - rappresentato da Susanna Agostini
  • Fiorella Alunni - Sindaco di Campi Bisenzio (Fi)
  • Edoardo Masetti - Sindaco di Marzabotto (Bo)

Governo Italiano - Ministero della Salute:

  • Maria Paola Di Martino - Direttore generale per i Rapporti con l’Unione Europea e per i Rapporti Internazionali

Fondazione Ime:

  • Paolo Marchese Morello - Direttore Generale dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze
  • Lettera di adesione al convegno della Regione Lazio

International Peace Bureau:

  • Tomas Magnusson - Vice presidente internazionale
  • Fulgida Barattoni - International Peace Bureau - Italia
  • Alberto Barbero
  • Roberto del Bianco
  • Luciano Scambiato
  • Lara Alpi - Giornalista
  • Katia Medri - Interprete
  • Andrea Misuri - Dip. Regione Toscana - Direzione Generale Diritto alla Salute

Fondazioni Caponnetto e Pertini:

  • Elisabetta Baldi Caponnetto
  • Domenico Bilotta
  • Maria Galioto

Altri istituzioni, associazioni e operatori sanitari:

  • Giovanna Ruscito - Circoscrizione 1 Firenze - Presidente commissione sistemi educativi
  • Federica Masi e Fabio Laurenzi - COSPE - Cooperazione Sviluppo Paesi Emergenti
  • Massimo Barattini-U.O.Anestesia/Rianimazione ASL10– Esperienza in Afganistan
  • Giovanna Zatelli - Dirigente SS di Fisica Sanitaria Asl di Firenze
  • Nadia Conti - Consigliera Comune Campi Bisenzio – volontariato

Archeologia Viva:

  • Piero Pruneti - Direttore rivista

Hanno contribuito al confronto altri soggetti presenti:
dirigente Croce Rossa Italiana, direttore dell’Istituto penitenziario di Pianosa, direttore didattico del Carcere Porto Azzurro e referente Cooperativa S. Giacomo, rappresentante dell’Ente Parco dell’Arcipelago.

L’iniziativa, a partire dalla composizione dei partecipanti, è stata finalizzata all’avvio di un tavolo aperto, necessario a caratterizzare le azioni da porre in essere attraverso il confronto continuo tra istituzioni e organizzazioni delle società civili italiane e irachene che si impegnano nel progetto.
Si potrà così contribuire concretamente ad armonizzare le singole attività sul territorio, tenendo conto dei diversi contesti, efficacemente descritti dalle rappresentanze irachene presenti al convegno. La situazione complessiva richiede congiuntamene interventi di emergenza e di riorganizzazione strutturale.

A conclusione dei lavori sono state individuate le seguenti 5 priorità:

1 ) Soluzione del conflitto/Educazione alla Pace

Promuovere un cambiamento culturale rivolto alla convivenza pacifica.
La strategia operativa di questa prima fase richiede di avviare intensi rapporti con le istituzioni (sindaci per la pace, istituzioni centrali, regionali e territoriali di primo livello, responsabili delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, organizzazioni e associazioni della società civile) allo scopo di facilitare le relazioni fra le diverse etnie anche realizzando semplici eventi d’incontro.
Il convegno internazionale “I kurdi promuovono il dialogo interetnico per la pace in Iraq” che avrà luogo in Sulaymanyia il 14/04/2007, promosso dai sindaci iracheni e italiani aderenti alla Mayors for Peace e da IPB-Italia, sarà anche l’opportunità concreta d’incontro di tutti i partner istituzionali (italiani e iracheni) necessari al processo costruttivo.
In un contesto reso favorevole dall’impegno delle istituzioni locali e centrali volto alla pacificazione nazionale, saranno originati una molteplicità di interventi di peace education, anche di piccola portata, specifici e mirati alle caratteristiche umane e culturali delle popolazioni. Ciò potrà avvenire anche attraverso un’opera di formazione dei formatori, con una particolare attenzione verso l’educazione scolastica e la società civile organizzata in associazioni.

2) Cooperazione per la salute e servizi socio-sanitari

Dare il sostegno alla realizzazione di un nuovo sistema sanitario che sia basato sulla prevenzione e sull’accessibilità, equità e qualità dell’assistenza socio sanitaria irachena.
Con il contributo dell’Università avviare una specifica ricerca per il risanamento ambientale allo scopo di prevenire danni genetici derivanti dall’inquinamento del suolo dovuto all’uso di armi chimiche e batteriologice soprattutto nel territorio del Kurdistan.
Tenuto conto degli interventi in atto da parte di istituzioni italiane e internazionali, in particolare dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dal convegno emerge l’opportunità di attivare un sistema d’interventi in rete. Attraverso una governance istituzionale, quale migliore garanzia di continuità, non frammentazione di interventi e inclusione di tutti i bisogni dell’intera popolazione. Dovrà essere altresì contestualmente sostenuto l’aggiornamento tecnologico e professionale di operatori socio-sanitari e specialisti in qualità ambientale.
Allo scopo di garantire il recupero di serenità e salute del popolo iracheno, è necessario che fin da subito sia avviato, possibilmente anche con il contributo dell’esercito italiano ancora presente, lo sminamento del territorio. Ascoltata la denuncia relativa alla presenza diffusa di mine inesplose, presenti nei luoghi di vita e lavoro delle persone, come fonti di quotidiani drammi umani.
Con l’impegno delle Città italiane i cui Sindaci aderiscono alla Mayors for Peace, potrà essere promossa la costruzione di nuove infrastrutture necessarie ad attivare nuovi servizi. Le iniziative della Mayor for Peace, inoltre, potranno garantire azioni che sottolineino il carattere trasversale della tutela della salute attraverso specifici progetti come: ambiente e salute, donne e salute, infanzia e salute, economia e salute, povertà e salute, lavoro e salute, pari opportunità e salute.

3) Politiche per la legalità e la democrazia

La situazione generale in Iraq, evidenziata anche dalla rappresentanze irachene, è caratterizzata da una diffusa vulnerabilità della popolazione. La guerra e le sanzioni economiche hanno indebolito gravemente l’economia, le infrastrutture, i servizi sociali e sanitari.
Unanime condivisione è stata espressa sull’esigenza di supportare ogni iniziativa volta alla ricostruzione. Con trasparenza e con regole certe. Per scongiurare che il passaggio da un mercato di guerra ad un mercato di sviluppo possa aprire la strada a poteri forti estranei al percorso democratico.

4) Politiche riguardanti la condizione femminile e le pari opportunità

Pressante è la richiesta di percorsi innovativi coerenti con una concreta politica di pari opportunità. Sono state fortemente recepite le necessità di definire regole certe per attivare azioni di empowerment a garanzia di libertà individuale, cittadinanza nazionale e internazionale, senza distinzione di genere.
Il tavolo ha fatto emergere la concreta possibilità di cooperazione e incontro tra le esperienze maturate in Italia e in Europa nelle istituzioni e nella società civile e le esperienze associative e formative delle donne presenti sul territorio iracheno.
In particolare è stata approfondita l’opportunità di promuovere forme di cooperazione per lo sviluppo economico a partire dalle imprese e dalle attività autonome, attraverso forme cooperativistiche d’impresa e lavoro femminile.

5) Politiche per lo sviluppo economico

Il partnerariato economico tra Italia ed Iraq potrà essere in primo luogo un contributo alla richiesta di regole certe e trasparenti nelle questioni di mercato. Nelle zone soggette a minori tensioni conflittuali è stata sottolineata l’opportunità di promuovere l’apertura di uffici bilaterali per il commercio e lo sviluppo di scambi. Questi uffici potranno costituire strumenti atti a richiamare l’attenzione di imprese italiane là dove investitori francesi e tedeschi sono già presenti.
Il turismo e la scoperta di importanti siti archeologici potranno diventare progetti volti alla conoscenza, allo sviluppo culturale ed economico,oltre ad incentivare la conciliazione rispetto ad un popolo che vive in un territorio ancora sede di conflitto.
Istituzioni e associazioni con particolari esperienze nel campo della cooperazione allo sviluppo economico potranno essere preziosi garanti di trasparenza e referenti per avviare il complesso processo, necessario alla ricostruzione.

Soggetti referenti:

Il presente documento, nella stesura finale condivisa da tutti i partecipanti, sarà presentato a:

  • Governo Italiano e Governo Iracheno. In particolare ai Ministri degli Affari Esteri, Salute, Pari Opportunità, Attività Produttive, Pubblica Istruzione.
  • Tutti i Sindaci italiani e iracheni aderenti alla Mayors for Peace.

Sottoscrittori per soggetti promotori:

  • Mayors for Peace: Leonardo Domenici, Fiorella Alunni, Edoardo Masetti, Susanna Agostini
  • Ministero della Salute: Maria Paola Di Martino
  • Ime /Az. Ospedaliera Meyer: Paolo Morello Marchese
  • IPB: Fulgida Barattoni
  • Fondazioni Caponnetto e Pertini: Elisabetta Baldi Caponnetto
  • Cospe: Federica Masi

Si stabilisce che il tavolo nato da questo convegno rimane aperto al contributo di istituzioni, associazioni e persone che vorranno aderire, condividendo con i promotori azioni e scopi.

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Un pensiero che condividiamo

La Signora Elisabetta Caponnetto, al termine del convegno, che ha seguito in tutte le sue fasi, ha voluto esprimere i propri sentimenti con una frase scritta dal giudice Antonino Caponnetto:

“Una lunga strada ci attende, dovremo percorrerla tutti insieme mano nella mano”.

Nota: Il documento originale (formato .DOC) è reperibile qua:
ITA - ENG

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Il Summit di Pianosa

4 settembre 2006 Pubblicato da roberto

logo-convegno-pianosa1.gif“Uno dei più orribili crimini della storia, dopo il bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki, è sicuramente il massacro della popolazione civile subìto il 16 marzo 1988 dalla città di Halabja, nel Kurdistan iracheno, da parte del regime di Saddam.”.

Inizia così la dicitura esplicativa del volantino che descrive il convegno Insieme per la ricostruzione dell’Iraq svolto il 19 e 20 agosto 2006 all’isola di Pianosa.
Promotori del convegno, IPB-Italia e la “Mayors for Peace”, le Fondazioni Caponnetto e Sandro Pertini, l’importante summit ha visto insieme membri istituzionali e della Sanità italiana - dal Ministero della Salute, dall’Istituto Mediterraneo di Ematologia, dal Comune di Firenze, tanto per dirne alcuni, oltre che i Sindaci di Marzabotto e Campi Bisenzio - e rappresentanti istituzionali del Parlamento regionale del Kurdistan e del governo centrale iracheno.

Non solo Halabja, e non solo aiuti alla popolazione curda: nei numerosi interventi sono stati focalizzati diversi punti di impegno per sostenere il difficile cammino dell’Iraq nella ricostruzione. L’emergenza principale è quella sanitaria, ma le diverse sessioni del summit hanno spaziato anche sui fronti della legalità, della soluzione del conflitto, della ricostruzione delle infrastrutture e lo sviluppo economico, della ricerca di soluzioni per garantire nuovamente la convivenza civile nella ricerca di regole certe e pari opportunità di genere.

A conclusione dei lavori sono state individuate le seguenti 5 priorità (vedasi per i dettagli il documento finale):

1) Soluzione del conflitto/Educazione alla Pace
2) Cooperazione per la salute e servizi socio-sanitari
3) Politiche per la legalità e la democrazia
4) Politiche riguardanti la condizione femminile e le pari opportunità
5) Politiche per lo sviluppo economico

Il presente documento, nella stesura finale condivisa da tutti i partecipanti, sarà presentato a:

- Governo Italiano e Governo Iracheno. In particolare ai Ministri degli Affari Esteri, Salute, Pari Opportunità, Attività Produttive, Pubblica Istruzione.
- Tutti i Sindaci italiani e iracheni aderenti alla Campagna “Mayors for Peace”.

Sono adesso fruibili online i seguenti documenti:

Nota: Il documento originale (formato .DOC) è reperibile qua:
ITA - ENG

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Itinera Byzantino Turcica, il viaggio è finito!

14 agosto 2006 Pubblicato da roberto

           E’ una memoria labile quella degli umani.
Passano gli anni, il tempo scorre avanti, eventi del passato s’intrecciano via via più sfocati con le vicende del nostro incedere quotidiano.
Agli orrori succedono gli orrori, e le immagini di morte di dieci e più anni fa sono relegate presto ai libri di storia.

Impressioni ed emozioni si sono riaccese improvvise, oggi 13 agosto in riviera romagnola. La “carovana della sorellanza”, l’”Itinera Byzantino Turcica” dei ciclisti guidati dal bravo Marco Grilli, partita da Istanbul in una staffetta sportiva-diplomatica-umanitaria, portava con sé due pergamene.

Una di esse scritta in inglese, l’altra in italiano. Un testo chiaro di impegno per la pace, stringendo un patto di amicizia e di solidarietà, e richiedendo al mondo l’abolizione delle armi nucleari, chimiche e batteriologiche.
Spazi per le firme, i Sindaci delle città attraversate dalla carovana. Nomi di luoghi che accendono i ricordi, lì in quei Balcani le cui guerre del recente passato non sono più cronaca nel nostro pensiero, ma i cui segni tuttavia son rimasti.
Nis, Tuzla, Belgrado, Sarayevo… La mia mente riallaccia emozioni e spolvera tristezze, i contatti di allora con chi sotto le bombe provava a sopravvivere, lo sgomento per la crudele efficienza della macchina da guerra che macinava tragedie e distruggeva villaggi e città.

A Cervia nel pomeriggio. A Ravenna, tappa finale, la sera. Giovani usi al pedalare e dai visi emozionati e felici per la conclusione della faticosa impresa.
In palazzo comunale, l’incontro nella sala grande. I discorsi di rito e le foto ricordo. I Sindaci del consorzio Bassa Romagna ad apporre anch’essi le ultime firme con i timbri dei Comuni a suggello della validità - le pergamene oramai complete, quasi margherite i cui petali son via via apposti nell’intorno del messaggio di impegno nel nome dei propri cittadini.

Il lungo viaggio di Marco e della sua “carovana”, nel suo muoversi dalla Turchia all’Italia ha portato un filo. Un legame che ha voluto passare attraverso Paesi molto diversi tra loro, e molto diversi da noi. Dappertutto simpatia tra la gente, spesso burocrazia alle frontiere.
Un’iniziativa simbolica? Un fatto inutile? Qualcuno a dire il vero, tra gli amici e i conoscenti, mi aveva posto obiezioni. Facile sperare la pace con una firma di impegno. E poi avrà un valore? come farebbe a slavare, a diluire l’accesa verità delle immagini di morte che anche oggi dal mondo ci arrivano?
Certo sembra una favola da raccontarsi ai bambini. Ma se ritornassimo per una volta bambini? Se capissimo che le tendenze alla pace o all’odio si alimentano da principio proprio “dal basso”, dalla gente comune, dalla cultura, le abitudini, i legami forti o tenui con le altre comunità? E se si provasse appunto a partire da ciò, come del resto la stessa Campagna dei “Mayors for Peace”, nata dalle macerie di Hiroshima e Nagasaki, sta provando a fare? La diffusione di una cultura di pace partendo dai Sindaci, dall’anello di congiunzione, cioé, tra le istituzioni su cui si regge una società, e i cittadini… e se manca il substrato di accettazione delle guerre, le potenze che le invogliano e ne reggono le fila, avranno meno possibilità di realizzarle, chissà.

Nota: Vedi anche: Itinera Byzantino Turcica”: alla tappa finale la carovana del gemellaggio tra le due “città sorelle”

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“Itinera Byzantino Turcica”: alla tappa finale la carovana del gemellaggio tra le due “città sorelle”

11 agosto 2006 Pubblicato da roberto

Sono numerose adesso le firme sulla famosa pergamena, dai Primi Cittadini delle varie regioni della Turchia e dei Balcani attraversate dalla carovana di ciclisti della “Itinera Byzantino Turcica” partita tre settimane fa da Istanbul.
Ricordiamo l’intento dell’iniziativa sportivo-umanitaria - un numero variabile di partecipanti a seconda delle tappe, ma che ha in alcuni momenti raggiunto la quarantina - che ha voluto suggellare, incontrando i vari Sindaci delle città visitate, un patto di amicizia e di vicinanza tra popoli che oltre ogni diversità culturale e religiosa, vogliono una sola cosa: “vivere in Pace”.

           C’è stata tanta simpatia tra la gente dei luoghi attraversati, anche per via delle bandiere di pace che avevamo con noi; questo il commento di Marco Grilli organizzatore della spedizione su due ruote, raggiunto telefonicamente in questo momento durante la tappa odierna a Pineto degli Abruzzi.

Per qualcuno, e proprio di questi tempi così nebulosi e carichi di incognite e di guerra, un’iniziativa così è poco più che simbolica; ma è pur essa un seme che è stato portato tra la gente, e sappiamo in tanti che è solo “dal basso”, dal contatto con la gente comune e il fiorire di una mentalità nuova, che una pace vera potrà alla fine realizzarsi.

L’appuntamento finale è a Ravenna domenica prossima 13 agosto in Piazza del Popolo alle 18, dopo una tappa intermedia nel pomeriggio a Cervia.
Saranno presenti inoltre, a firmare la pergamena della pace, tutti i Sindaci del consorzio Bassa Romagna con le loro fasce tricolori e il sigillo del comune. Anche loro a deporre il loro mattoncino sulla via della pace e del dialogo fra mondo occidentale e mondo orientale.

Nota: Vedi anche: Viaggio della sorellanza

Itinera Byzantino Turcica, il viaggio è finito!

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Colori, suoni e profumi ci aspettano in Kurdistan

21 luglio 2006 Pubblicato da roberto

Sempre da Andrea Misuri, il compagno di viaggio che questa primavera ha partecipato alla missione diplomatica dei “Sindaci per la pace”, un nuovo racconto, una testimonianza viva seppure da un’altra angolazione.
Perché Iraq alla fin fine, vuol dire anche e soprattutto, con la sua storia millenaria, la culla della civiltà.

Troppo spesso, presi da un quotidiano che ripete all’infinito gli orrori di tutte le guerre, dimentichiamo cosa è l’Iraq. Qui ritroviamo i miti, le leggende, gli avvenimenti storici che imparammo a conoscere negli anni della scuola. Qui si perdono, dissolvendosi a ritroso nel tempo, gli archetipi di “Le Mille e una Notte” che hanno segnato l’infanzia della civiltà dell’uomo.
Ma anche l’infanzia di tanti di noi, popolata dai personaggi delle favole che Shahrazad, notte dopo notte, raccontava al crudele re Sharayar. Favole spesso ambientate in una Baghdad di tappeti volanti e di lanterne magiche, di personaggi come Sindbad il marinaio o Khalifa il pescatore.
Quante volte Shahrazad, affabulatrice per eccellenza, comincia la nuova favola: “C’era una volta nel tempo dei tempi, nella città di Baghdad…”

L’intero reportage (corredato di foto) è pubblicato nel sito di Peacelink. Clicca qua!

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