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Archivio della categoria 'Iniziative'

The Beijing Declaration

25 settembre 2004 Pubblicato da roberto

Ricevo da Michele Dipaolantonio di IPPNW il testo ufficiale della “Dichiarazione di Pechino”, documento finale del Congresso Mondiale di Pechino, appena concluso, dell’Internazionale Medici contro la guerra nucleare.
La proposta centrale è la “Medical Road Map for Peace in Middle East”, concepita l’anno scorso, in maggio, a Roseto degli Abruzzi, nel corso di quello che ora è conosciuto nel mondo come il “Teramo Meeting” della Commissione Mediterranea dell’IPPNW.


The Beijing Declaration.
September 19, 2004

Adopted by the 16th World Congress
International Physicians for the Prevention of Nuclear War (IPPNW)

We, physicians and students from more than 40 countries, have met in China, a country rich in history and culture, to address pressing global threats to human security. They include the continued existence of nuclear weapons, terrorism and an increasing reliance on military force.

In an age of unjust globalization, nuclear war remains a real possibility. This risk is increased by the development of new generations of nuclear weapons, policies which explicitly allow the use of such weapons in a wider set of circumstances, the renewed development of missile defences and the likely weaponisation of outer space, the continued retention of thousands of nuclear weapons on high alert status and by the degradation of command and control systems. These factors render the risk of nuclear war greater than at the end of the Cold War.

At the Congress, we were honoured by the presence of Mayor Tadatoshi Akiba, Mayor of Hiroshima and President of the Emergency Campaign to Ban Nuclear Weapons. IPPNW strongly and actively endorses the campaign.

From our vantage point here in Beijing, we are particularly concerned about the growing proliferation threat on the Korean peninsula. The role of the Chinese government in advocating the resumption of six-party talks to resolve the crisis is a very positive development, and provides a constructive example. Similar political and diplomatic efforts - not pre-emptive military interventions - should also be applied to the conflicts in the Middle East, Africa, South Asia, and elsewhere.

Deaths and injuries from small arms and light weapons, land mines, and cluster munitions - numbering in the hundreds of thousands each year - represent a public health crisis in many countries and regions throughout the world.

In addition, the dark cloud of terrorism, in all its forms, looms over humanity, providing impetus to policies based on fear, repression and further violence. The prospect of nuclear terrorism remains real for as long as nuclear weapons exist and fissile materials remain outside of international control. It is imperative to ensure that the nuclear weapon states finally honor their commitments to eliminate their nuclear arsenals.

Undermining the rule of law undermines the security of all people. In particular, the notion of pre-emptive war must be rejected. We share the grave concerns of most of the international community, including UN Secretary General Kofi Annan, that the war against Iraq was illegal. We further believe that the continued occupation of Iraq and the daily violence and bloodshed resulting from this war must be resolved by the establishment of real sovereignty for the Iraqi people.

The decades-long, tragic conflict in the Middle East must be brought to a just and non-violent resolution. We call for an immediate renewal of peace negotiations between the government of Israel and the Palestinian Authority and we stand ready to support this process through the development of IPPNW’s own “Medical Road Map to Peace.” IPPNW condemns the acts of violence on both sides of the conflict, and demands the cessation of all activities that incite violence.

While global military expenditures are once again increasing, the ancient enemies of humankind - hunger, disease and poverty - claim millions of lives unnecessarily each year, including a disproportionately large number of children. Moreover, economic policies made in the developed world increase rather than reduce the growing gap between rich and poor nations. We call for substantial reductions in military expenditures and a transfer of these squandered funds toward investments in health and human welfare, consonant with the goal of the World Health Organization, “Health For All”.

We affirm our commitment to the abolition of all nuclear weapons, to the prevention of war, to the reduction of small arms violence, and to justice and equity for all people. We reject not only terrorism, but also war as a response to terrorism. We call on all physicians, medical students, and other health workers to join IPPNW in our medical mission to prevent nuclear holocaust and to pursue peaceful, non-violent resolutions to conflict. The need to do so is as urgent as ever before.


John Loretz
Program Director
International Physicians for the
Prevention of Nuclear War (IPPNW)
727 Massachusetts Ave., 2nd floor
Cambridge, MA 02139
(617) 868-5050, ext. 280
(617) 868-2560 (fax)

http://www.ippnw.org

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FOCUS GROUP - COMUNICATI STAMPA

17 settembre 2004 Pubblicato da roberto

Ad uso delle agenzie e delle testate giornalistiche, ecco alcuni comunicati stampa riguardanti le iniziative di Firenze, del “Focus Group” e del Sean MacBride Peace Prize.

N.B. Nei prossimi giorni saranno diramati direttamente alle sedi giornalistiche. Vengono comunque depositati ugualmente qui per maggiore diffusione dell’evento.

Comunicato stampa per il 26 settembre 2004 (MacBride Peace Prize)

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Presenza di IPPNW al Summit Mondiale dei Premi Nobel per la Pace

24 agosto 2004 Pubblicato da roberto

Riceviamo dalla sezione italiana di IPPNW (International Physicians for the Prevention of Nuclear War) questo contributo, ricordando la partecipazione dell’organizzazione al Summit mondiale dei Premi Nobel per la Pace, tenuto a Roma a fine novembre 2003.

Di interesse i link ai documenti prodotti da IPPNW.


summit-2004-dei-premi-nobel-per-la-pace-con-a-dx-il-medico-italiano-michele-di-paolantonio-ippnw.jpgDal 28 al 30 novembre 2003 si è svolto a Roma, al Campidoglio, il Summit Mondiale dei Premi Nobel per la Pace, organizzato dal Comune di Roma e dalla Fondazione Gorbaciov, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica ed il Patrocinio della Presidenza della Camera dei Deputati e della Presidenza del Senato della Repubblica. Si sono tenute Sessioni su “Etica e Politica”, “Nuove Etiche Economiche e Sviluppo Sostenibile”, “Mercato Globale e Nuove Etiche Economiche”, “Nuove Etiche anche per la Scienza”.

In quest’ultima Sessione il dott. Michele Di Paolantonio, dell’IPPNW, Internazionale Medici per la Prevenzione della Guerra Nucleare, già membro della delegazione medica mondiale che ricevette il Premio Nobel per la Pace ad Oslo il 10 dicembre 1985, ha presentato il Rapporto dell’IPPNW, “Danno Collaterale Continuo: gli effetti della Guerra in Iraq sulla Salute e sull’Ambiente”, che ha quantificato in circa 50.000 i morti (militari e circa 9.000 civili per “danno collaterale”) dall’inizio della guerra del 2003 al 20 ottobre 2003.

Il Rapporto in italiano è pubblicato sul sito italiano dell’Internazionale Medici: www.geocities.com/ippnwitalia ed in inglese sul sito mondiale: www.ippnw.org.

Vedi Immagini

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Focus Group: Nota di Programma

18 luglio 2004 Pubblicato da roberto

Il 23 settembre 2003 il Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan ha costituito una Alta Commissione composta di 16 esperti internazionali col mandato di produrre, entro la fine del 2004, un documento esplorativo sulla possibile riforma dell’Istituto per renderlo efficace nel governo della pace del mondo sotto il preciso profilo di “Peace and Human Security”.
In tale mandato è esplicitamente richiesto alla Commissione di ascoltare anche istanze e opinioni della società civile, con un richiamo -senza precedenti nella storia- al dibattito sui temi della Pace delle Organizzazioni non Governative.

L’International Peace Bureau, consapevole del proprio ruolo di consulente permanente delle Nazioni Unite in materia di disarmo, ha deciso di sostenere anche l’attività di tale Commissione fornendo materiali organizzati sulle più recenti iniziative e riflessioni della società civile sui temi della pace e della sicurezza umana. IPB ha così attivato un gruppo internazionale di ricerca e di studio per esaminare le risultanze di tali attività negli ultimi due anni cercando di armonizzare temi ed elementi di discussione comuni in linee guida di svolgimento.

Il risultato di tale lavoro sarà vagliato a Firenze nel corso di un apposito focus-group di esperti nel quale si procederà alla composizione di un documento finale che sarà portato all’attenzione della Commissione e dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

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FOCUS GROUP: I Partecipanti

18 luglio 2004 Pubblicato da roberto

Focus Group
Firenze, 25/26 settembre 2004

Partecipanti al Focus Group

Confermati:

Fulgida Barattoni (Italia)
Esperto in Diritto Umanitario Internazionale. Presidente dell’Ufficio Italiano di IPB (IPB-Italia) e Segretario Generale di “EU Study Group Project” per il controllo nel mercato degli armamenti bellici convenzionali europeo.

Ivano Barberini (Italia)
Presidente dell’ International Co-operative Alliance -I.C.A. Presidente dell’Archivio per il disarmo.

Kai Frithjof Brand-Jacobsen (Romania)
Co-direttore della TRANSCEND Peace University (TPU), fondatore di Peace Action e, con Johan Galtung, del Nordic Institute for Peace Research (NIFF), ricercatore presso l’Istituto delle Ricerche Romeno (PATRIR).
Esperienze di lavoro per la pace in Afghanistan, India, Pakistan, Nepal, Russia, Sud Est Europeo, Nord America, Colombia, e medio oriente. Autore di: The Political Economy of Globalisation and People’s Struggles for Peace (Pluto, forthcoming), co-autore con Johan Galtung e Carl Jacobsen, di Searching for Peace: The Road to TRANSCEND (Pluto, 2000 & 2002).

Jayantha Dhanapala
United Nations Under-Secretary General Disarmament Affairs, Ambassador in Geneva and Washington DC

Michele Dipaolantonio (Italia)
Medico, Responsabile italiano dell ”Internazionale Medici per la prevenzione della guerra nucleare” (I.P.P.N.W. – Premio Nobel per la Pace 1985).

Manasseh Worth Ehile (Emirati Arabi)
Avvocato costituzionalista, presidente dell’ International Center for Regional and Ethnic Conflict Resolution (ICRECR), membro di Defence of Human Rights (CDHR).

Sunday Ilo Ebhohon (Nigeria)
Amministratore pubblico, dirigente di “Living Hope Foundation”.

Urban Gibson (Svezia)
Presidente dell’OSCE svedese e della “Swedish fellowship for reconciliation”. Membro del Comitato scientifico OSCE per la libertà di religione. Relatore della Conferenza delle Chiese Europee (CEC) per il settore diritti umani/libertà religiose. Autore di “Diritti Umani delle minoranze nazionali nel contesto dette Nazioni Unite, del Consiglio d’Europa, dell’OSCE, e dell’ Unione Europea”.

Frederick Heffermehl (Norvegia)
Presidente di “Norwegian Peace alliance”, Vice Presidente di “International Lawyers against nuclear arms” (IALANA). Autore del libro: “La pace è possibile” tradotto in 17 lingue.

Suomela Kalevi (Finlandia)
Presidente di “Peace Union of Finland” (federazione delle Organizzazioni non governative pacifiste finlandesi).

Albert Kunihira (Uganda)
Dirigente di “Noah’s Ark Children’s”.

Joachim Lau (Germania)
Avvocato internazionalista, Vice Presidente di “International Lawyers against nuclear arms” (IALANA)

Gilbert Levy (Francia)
Rettore dell’Università Réné Cassin di Nizza.

Tomas Magnusson (Svezia)
Membro di spicco della movimento pacifista svedese. Ha ottenuto una candidatura al Premio Nobel per la Pace.

Eduard Mancini (Svizzera)
Ingegnere, esperto in Peace education. Rappresentante di IPB-Italia presso le Nazioni Unite di Ginevra.

Manuel Manonelles (Spagna)
Segretario Generale del forum UBUNTU (Barcellona) che ha lanciato la campagna mondiale per la riforma del sistema delle Istituzioni internazionali.

Antonio Palmeri (Italia)
Docente presso l’Università di Bologna (Dipartimento Ingegneria Etica Ambientale)

Jahangir Piara (Pakistan)
Segretario Generale del Human Friends Organization.

Vittorio Tanzarella (Italia)
Avvocato e giornalista. Esperto in materia di riforma delle Nazioni Unite, Presidente del “Comitato per una pace giusta in Palestina”.

Massimo Toschi (Stati Uniti)
Esperto in tema di Guerra e infanzia, funzionario del Segretariato delle Nazioni Unite di New York.

Cora Weiss (Stati Uniti)
Figura storica del movimento pacifista statunitense, co-fondatrice di “Women strike for Peace” contro i test nucleari e leader del movimento contro l’intervento americano in Vietnam. E’ Presidente dell’International Peace Bureau e dell’Appello dell’Aja per la Pace. Sostenitrice della peace education in campo internazionale ha avuto quattro candidature al Premio Nobel per la Pace. Il 1 luglio 2004 è stata premiata a Roma, in Campidoglio, con la “colomba d’oro”

Bo Wirmark (Svezia)
E’ stato Presidente del “Swedish Peace Council” per 10 anni ed è impegnato in varie organizzazioni pacifiste svedesi da oltre 40 anni.. Co-fondatore della ricerca sulla pace in Svezia, è uno scrittore e conferenziere free-lance particolarmente sui temi della non-violenza (diritti civili della gente di colore negli Stati Uniti, buddisti in Vietnam) e delle politiche di pace e sicurezza. E’stato per 10 anni editorialista del settimanale “Broderskap” edito dalla “Swedish League of Christian Social Democrats” di cui è stato anche vice presidente..

Ancora in attesa di conferma:

Carlo Amirante (Italia)
Docente presso l’Università di Napoli

Giovanni Carlo Bruno (Italia)
Ricercatore del CNR e di Diritto Internazionale presso l’Università di Napoli

Giuseppe Cataldi (Italia)
Docente presso l’Università di Napoli

Antonella De Santis (Italia)
Esperta di Diritto Umanitario Internazionale e di Organismi Sovranazionali

Andrew Mack (Canada)
Docente presso l’Università della Columbia. Esperto in Human security

Gertrude Mongella (Nigeria)
Esponente di “Advocacy for Women in Africa” , ex presidente di “Women Conference 1995”

Eugenia Malgeri (Italia)
Docente presso l’Università di Roma. Ricercatrice UNICAMPUS

Sadako Ogata (Giappone)
Co-presidente della Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite.

Heide Schutz (Germania)
UNCOPAC

Ramesh Thakur (India)
Docente presso l’Università delle Nazioni Unite di Tokyo

Shridath Ramphal (Guyana)
ex Presidente del Common and Global Government, Ambasciatore delle nazioni Unite per la Guyana.

Panos Trigazis (Grecia)
Dirigente di Citizens of the World.

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