4 maggio 2009 Pubblicato da roberto
A Fiesole sopra Firenze, venerdì 8 maggio alle ore 21. L’autore Andrea Misuri presenterà, al circolo ARCI in via Matteotti 27, il suo libro “Cronache dal tappeto volante” (qui una recensione).
Sarà presente il Sindaco di Fiesole, Fabio Incatasciato, e alcuni assessori.
Sarà un’occasione in più per ascoltare e gustare, dalla voce dell’Autore, storia e motivazioni che hanno partorito l’agile volumetto. Che narra di storie antiche e storie recenti, assieme a una nota di speranza per il futuro della tormentata regione dell’Iraq.
Non mancate!
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9 dicembre 2008 Pubblicato da roberto
Da un amico sul suo tappeto volante ecco arrivare una storia piena di storia. Son cronache di un viaggio, e insieme, pagine dal passato quali avremmo voluto leggere da ragazzi a scuola (e sarebbero state più divertenti, chissà). Il tutto intrecciato su un filo conduttore, che parte dalla Mission del 2006 dei “Sindaci per la Pace” nel Kurdistan iracheno e si snoda su eventi più recenti ma con svolte improvvise, flashback che raccontano di epoche di millenni addietro - e qui la stessa tradizione mesopotamica s’intreccia a sua volta con miti e racconti biblici, perché sì, proprio questa terra così martoriata ora dalla guerra, è la stessa culla che vide nascere la nostra civiltà.
Andrea l’autore, compagno di viaggio in quella Mission incredibile - fummo quasi un cuneo scalfittore della cronaca tenebrosa da cliché usurato di un Irak impossibile da domare - che dalle vicende di quei giorni ha saputo macinare piano piano, prima con gli articoli snocciolati nel Web e adesso svelando il suo percorso tutto insieme su carta stampata di agevole lettura.
Ed ecco allora le numerose immagini che fanno da contorno al sapiente intreccio, ecco la prosa mai stucchevole ma che guida il lettore in un percorso quasi iniziatico. Ecco la storia nella storia dei tanti viaggiatori che fin dai tempi antichi hanno voluto scandagliare l’inconosciuto, scoprendo oltretutto che ciò che valeva la pena scoprire, non era solo ciò che era intorno ma soprattutto la sfida e la conoscenza dell’intimo di sé.
Una sorpresa da mettere sotto l’albero? Può essere un’idea. Un regalo comunque semplice ma prezioso come tutti i racconti vissuti che stimolano la mente e la fantasia ed aprono ad orizzonti diversi oltre la staticità del quotidiano.
Cronache dal tappeto volante
Il Kurdistan tra passato e presente
Andrea Misuri; Diple Edizioni
Nota: Appuntamento per sabato 13 dicembre a Campi Bisenzio (FI)! A Villa Rucellai, alle 16, la presentazione del libro. Intervengono Nadia Conti e l’autore Andrea Misuri.
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14 ottobre 2008 Pubblicato da roberto
A Chieti domenica prossima. Un appuntamento che ha la popolarità di uno sport amato dagli Italiani, e il sapore di qualcosa di buono.
“Il cuore nel pallone”, manifestazione sportiva-umanitaria che già nel marzo scorso ha visto a Roma la sua partecipazione, arricchirà anche la città abruzzese con un avvenimento di grande prestigio.
IPB-Italia riceve un posto di rilievo nella manifestazione, entrando nel Comitato d’Onore assieme ad altre importanti Associazioni e organizzazioni. E saranno a rappresentarci il nostro Presidente Salvatore Favati e il nostro Socio e membro del Direttivo Luciano Scambiato.
E un gesto durante la giornata darà un significativo legame con alcune delle nostre iniziative. Sarà infatti Luciano a ricevere un pallone che verrà poi portato nel Kurdistan iracheno a simbolo del legame di pace che l’azione di questo sport “pulito” (e lo affermiamo, se gestito nella giusta misura, lo è) vuole dimostrare.
Noi saremo tutti con loro, col cuore, e tifando in modo sereno, non per colori di squadra ma per la gioia e la bellezza della carica umanitaria che questa iniziativa vuole offrire.
Nota: Alcuni link per approfondire:
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23 maggio 2008 Pubblicato da roberto
E’ con vivo piacere che segnalo la pubblicazione nel web dell’ultimo scritto di Andrea Misuri, che partendo dalla storia dell’”ospedalino” Meyer di Firenze, descrive, in un’intervista al direttore Paolo Morello Marchese, le iniziative in continua evoluzione di cooperazione sanitaria, iniziate dal nostro storico viaggio del 2006…
Il testo è illustrato da numerose fotografie scattate da Andrea e dal sottoscritto in diverse occasioni.
Ecco l’indirizzo della pagina: http://www.peacelink.it/pace/a/26208.html.
Buona lettura!
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6 aprile 2008 Pubblicato da roberto
Fin dall’antichità i popoli guardavano con un rispetto quasi sacrale i costruttori di ponti, coloro che riuscivano a congiungere luoghi e identità diverse oltre tutti gli ostacoli naturali e credo che, anche oggi noi possiamo sentirci fieri nel sentirci loro eredi, nel continuare la costruzione di un passaggio ideale tra i nostri popoli e le nostre culture. E’ un lavoro di interscambio di persone e di idee che dura ormai da qualche anno e che ha avuto quale momento di maggiore propositività i quattro giorni dell’Incontro di Pianosa nell’agosto del 2006.
Quell’iniziativa, fortemente voluta dall’Ufficio Italiano di International Peace Bureau -che mi onoro qui di rappresentare- vide sedere intorno allo stesso tavolo rappresentanti di Istituzioni pubbliche, Enti e organizzazioni della società civile Italiane ed Irachene per definire, al di fuori di giochi diplomatici e complessi formalismi, le priorità sostanziali per una reale pacificazione del territorio e per il superamento delle tensioni etniche. Nel documento finale dell’Incontro vennero individuate diverse linee guida che hanno poi portato a diversi e importanti progetti di cooperazione. Così noi oggi siamo qui a Sulaymanya anche in rispetto del “promuovere un cambiamento culturale rivolto alla convivenza pacifica (…) avviare intensi rapporti con le istituzioni (…) allo scopo di facilitare le relazioni fra le diverse etnie anche realizzando eventi d’incontro.” previsto dal punto 1 di quel documento, e siamo qui con profonda umiltà, perché se è pur vero che il continente strettamente Europeo non conosce conflitti armati da oltre sessant’anni -e si potrebbe, con buona ragione, discutere se il solo silenzio delle armi possa compiutamente realizzare la nostra speranza di pace- non possiamo trascurare che proveniamo da immediati precedenti orrendamente sanguinari né che, superato l’ottimismo ottocentesco del jusnaturalismo, abbiamo ormai piena coscienza di non possedere ricette univoche e miracolose per il superamento dei conflitti. Noi siamo qui con la nostra buona volontà e la nostra esperienza, che poi si risolve nell’unica lezione positiva dei nostri fallimenti e dei nostri errori politici, perché almeno questi non siano ripetuti, perché la storia sia finalmente ed effettivamente “magistra vitae” e siamo pronti a impegnarci, a collaborare con voi per la creazione originale dei vostri nuovi modelli di libertà, di convivenza e di sviluppo.
In particolare quest’oggi siamo vostri ospiti, i testimoni commossi della commemorazione della tragedia del popolo curdo iracheno, toccati dall’orrore e dalla pietà per i devastanti effetti delle armi chimiche mortali usate contro Halabja e contro altri vostri villaggi, per i vostri innumerevoli morti, per i vostri infiniti deportati in uno scenario mondiale che ha ripetuto e ripete identiche mostruosità in molte, troppe circostanze.
Noi vi raccomandiamo di usare questa spaventosa memoria non come luogo di implosione e di separazione culturale bensì come formidabile strumento attivo per superare il senso di lutto e di devastazione collettiva, per potervi liberamente aprire, con un ricordo che vi renda ancor più consapevoli della vostra precisa identità, alle vie nuove della pace.
Per parte nostra ognuno di noi sarà interprete della vostra individuale sofferenza in un quadro planetario e, come gente di pace del Vecchio mondo, ci sforzeremo, domani ancor più di ieri, di associare sempre di più le armi chimiche a quelle nucleari e batteriologiche nella volontà che tutte le armi di distruzione di massa possano infine essere bandite dal nostro mondo, perché mai più possa ripetersi lo strazio senza speranza di un padre morto nell’estremo tentativo di proteggere i suoi figli bambini, morti anch’essi.
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