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I bambini invisibili di Haiti

1 aprile 2007 Pubblicato da roberto

Da Massimo Toschi, nostro Socio e funzionario alle Nazioni Unite, un articolo che svela notizie a noi sconosciute, da un Paese quasi dimenticato…

In questi ultimi mesi la situazione dell’infanzia nel paese sudamericano è balzata prepotentemente all’attenzione dell’opinione pubblica internazionale, per i drammatici casi di sequestri di bambini dai bus scolastici da parte di gruppi armati criminali

Massimo Toschi attualmente è impegnato a Haiti, come “Responsabile per l’infanzia Missione di Pace e di Stabilizzazione delle Nazioni Unite”

In due giorni, a metà dicembre scorso, sono stati rapiti 29 bambini (di cui 13 in un unico sequestro di uno scuolabus) per un totale di 59 casi in un solo mese, creando una situazione di panico generale nella popolazione da indurre il governo haitiano alla chiusura anticipata delle scuole a livello nazionale.

Proprio in questi giorni il Consiglio di Sicurezza dell’ONU a New York ha adottato la Risoluzione n. 1743 (con cui viene rinnovato il Mandato della Missione di pace ad Haiti) nella quale, al punto 17, esprime una dura condanna delle violazioni contro i bambini nel contesto della violenza armata, e in modo particolare contro gli abusi sessuali e gli stupri di bambine.

La lista di violazioni e discriminazioni delle quali l’infanzia di Haiti è vittima è tristemente lunghissima. In modo particolare per le femmine. Come riportato dall’UNICEF nel Child Alert: Haiti, pubblicato nel marzo 2006, un bambino su quattordici non riuscirà a festeggiare il suo primo compleanno; il tasso di mortalità entro i 5 anni è 120/1.000: in altre parole un bambino ogni otto non raggiungerà i 5 anni. Un minore su sette è orfano di almeno un genitore; elemento che, combinato con la situazione di povertà che affligge il paese, fa sì che moltissimi bambini vivano in una situazione di gravissima vulnerabilità, rendendoli facile preda di sfruttatori. Come confermato dall’assurdo fenomeno - tanto assurdo da sembrare anacronistico nel 2007 a poco più di un’ora di volo dalle spiagge della Florida - dei circa 280.000 bambini restaveks, bambini in domesticità (che non è altro che una definizione addolcita per indicare la schiavitù), sfruttati nei lavori domestici e in molti casi ripetutamente picchiati e abusati sessualmente, dove, ancora una volta, sono le bambine le più colpite, rappresentando il 75% di questa cifra.

Ragion per cui molti di loro preferiscono la vita di strada. A Port-au-Prince, la capitale, si stima ci siano 2.500 bambini di strada che vivono di elemosina per guadagnarsi 20 gourdes con cui sfamarsi (meno di 50 centesimi di euro) e quindi ulteriormente vulnerabili allo sfruttamento, soprattutto sessuale, o al traffico.

Come evidenziato dalla menzionata Risoluzione del Consiglio di Sicurezza, gli abusi sessuali sulle bambine hanno raggiunto livelli drammatici. Secondo uno studio pubblicato recentemente dalla Banca Mondiale si stima che il 46% delle minorenni siano state vittime di abusi sessuali domestici. A Cité Soleil e Martissant (zone della capitale colpite dalla violenza armata) molte ragazze sono state vittima di stupro, e in molti casi di stupri collettivi. L’unità per la protezione delll’infanzia di MINUSTAH ha riportato 29 casi nell’ultima settimana del mese di novembre, tra cui quello di una ragazza quindicenne vittima di uno stupro collettivo da parte di sei persone armate.

Come se non bastasse il drammatico livello di povertà che ne fa il paese più povero del continente americano, Haiti è vittima della violenza armata di alcuni gruppi responsabili del traffico della droga e di armi, sequestri, stupri e altre attività criminali e di destabilizzazione politica.

Negli ultimi anni questi gruppi si sono resi responsabili di ulteriori violazioni dei diritti dei bambini: arruolandoli come soldati e coinvolgendoli con la forza nelle file armate come messaggeri, prostitute, fino all’inumano utilizzo come scudi umani durante gli scontri a fuoco, per poi colpevolizzare i peace-keepers di eventuali vittime.

In molti casi gli autori delle violazioni e di questi atti criminali sono a loro volta minori. Tra le 21 persone arrestate a fine dicembre come responsabili dei casi dei sequestri degli scuolabus, 7 erano minorenni. Occorrerebbe tener conto che questi bambini sono stati forzati a prendere parte alle attività criminali, in molti casi minacciati a morte. A causa dell’inoperatività del sistema giudiziario minorile nazionale, la maggior parte dei ragazzi in conflitto con la legge viene dimenticata in centri di detenzione contrari ai diritti della Convenzione sui diritti dell’infanzia. Solamente a Port-au-Prince si contano 114 bambini e 29 bambine in detenzione, di cui solo 5 sono stati giudicati da un giudice minorile.

In queste ultime settimane si è verificata una significativa diminuizione del numero dei sequestri, grazie alle operazioni militari condotte dai Caschi Blu della missione di pace delle Nazioni Unite, insieme con le forze di polizia haitiane, che hanno all’arresto di alcuni responsabili dei gruppi armati criminali. Il risultato immediato è rappresentato dai colori delle divise dei bambini (ogni scuola ha le divise di un colore diverso), che ogni mattina riempiono le strade di Port-au-Prince.

Tuttavia, considerando che tra gli indicatori riportati dal menzionato Child Alert: Haiti dell’UNICEF, il 55% dei bambini ha accesso al primo ciclo scolastico, solamente il 2% finisce le scuole secondarie e circa un ragazzo su tre, tra i 15 e i 18 anni, è analfabeta, il lavoro da fare per l’infanzia dimenticata di Haiti è ancora moltissimo.

Per maggiori approfondimenti sull’infanzia di Haiti: film-documentario sui bambini soldato Les enfants perdus de Cité Soleil, visionabile su www.minustah.org; progetto sostenuto dall’UNICEF Italia ad Haiti su www.unicef.it/haiti; vedi anche www.raiclicktv.it/raiclickpc/secure/list_content.srv?id=2092#

Nota: Articolo pubblicato su http://www.unicef.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3231

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Da RAINEWS24, un nuovo “scottante” servizio

9 ottobre 2006 Pubblicato da roberto

“GAZA. FERITE INSPIEGABILI E NUOVE ARMI”
a cura di Flaviano Masella e Maurizio Torrealta
Mercoledì 11 Ottobre ore 1.43 su Rai News 24 e Giovedì 12 alle 7.36 anche su RaiTre.
“Leggi tutto” per l’orario delle ulteriori repliche.

L’inchiesta è nata dall’allarme lanciato a metà luglio da alcuni medici degli ospedali di Gaza che hanno trattato per la prima volta ferite inspiegabili che hanno portato all’amputazione di un arto inferiore in almeno 62 casi. I medici hanno chiesto più volte aiuto alla comunità internazionale per comprendere le cause di queste strane ferite che presentavano piccoli frammenti, spesso invisibili ai raggi x e inspiegabili recisioni provocate dal calore negli arti inferiori.

Diversi articoli sono apparsi nella stampa internazionale e nazionale.
Dopo una lunga ricerca il nucleo inchieste di Rai News 24 ha individuato la possibile causa di questi effetti: si tratterebbe di una arma nuova che viene sganciata da aerei droni, senza pilota, e viene teleguidata con precisione sull’obbiettivo fissato.
L’arma, secondo la rivista militare “Defence Tech”, viene chiamata DIME che significa “Dense Inert Metal Esplosive” si tratta di un involucro di carbonio che al momento dell’esplosione si frantuma in piccole schegge e nello stesso momento fa esplodere una carica che spara una lama di polvere di tungsteno caricata di energia che brucia e distrugge con un’angolatura molto precisa quello che incontra nell’arco di quattro metri.
Questa tecnologia si inserisce nella nuova classe di armi “a bassa letalità” che minimizzano i danni collaterali e circoscrivono in uno spazio ristretto gli effetti letali.

Alla proiezione è prevista la partecipazione del Vice Ministro con delega al Medio Oriente Ugo Intini e rappresentanti della stampa internazionale e nazionale.

L’Inchiesta andrà in onda su Rai News 24:

  • MERCOLEDI alle 1.43
  • GIOVEDI alle 7.36 (anche su RaiTre)
  • VENERDI alle 9.43
  • SABATO alle 4.43; 12.13; 21.43
  • DOMENICA alle 7.13; 15.43; 23.43
  • LUNEDI alle 5.43; 17.43

L’Inchiesta è anche disponibile sul sito www.rainews24.rai.it a partire dalle 15,00 di mercoledì 11 ottobre 2006.

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“Ladri di bambini a Baghdad”. Una nuova inchiesta di RAINEWS24

14 settembre 2006 Pubblicato da roberto

A partire da domani 15 settembre, sul canale All-news della RAI, RAINEWS24 (via satellite e in digitale terrestre) e in replica anche su RAITRE, un’altra testimonianza di quelle “nascoste” nella difficile e ingarbugliata storia dell’Iraq.

Iraq. Su Rainews24 l’inchiesta “Ladri di bambini a Baghdad”

“A due ragazzi iracheni, di soli 10 e 11 anni, sono stati prelevati i reni. Sono casi accertati perché i genitori di questi bambini sono venuti nel nostro centro. Vi sono anche dei casi dei bambini che sono stati salvati perché gli stessi rapitori erano in contatto con un medico privato e hanno curato le ferite dei bambini dopo le operazioni di prelievo degli organi. Ad un bambino sono stati prelevati gli occhi e per far andare in porto un’operazione del genere necessariamente vi è coinvolto uno specialista.”
Alhan Tarik - I.I.W.O. Indipendent Iraqi Woman Organization

“Ladri di bambini a Baghdad” di Flaviano Masella, la prima della nuova serie di inchieste curate da Maurizio Torrealta per il canale all news della RAI, porta alla luce un’altra crisi umanitaria invisibile: un commercio di bambini che colpisce soprattutto Baghdad, un città già tanto tormentata da lasciare nell’ombra questa piaga. Sono almeno 5 ogni settimana i bambini che spariscono ma questo numero potrebbe essere molto più alto perché le ONG locali irachene non hanno statistiche sull’intero Paese.

Secondo ricercatori locali i bambini iracheni vengono venduti anche in Europa in particolare in Olanda e in Gran Bretagna attraverso i paesi limitrofi e ci sono organizzazioni internazionali che operano in collaborazione con basisti locali. E’ facile procurarsi dei documenti falsi in Iraq in questo momento per far uscire i bambini dal paese. Molte famiglie che non possono avere bambini guardano con interesse all’Iraq e all’Afghanistan perché è un mercato poco costoso. Anche l’Unicef conferma questo vero e proprio commercio di bambini che sarebbe diretto anche verso l’Europa.

L’inchiesta “Ladri di bambini a Baghdad”, di Flaviano Masella a cura di Maurizio Torrealta, andrà in onda venerdì 15 settembre alle ore 6.12 su Rainews24 e in chiaro su RAITRE.

E in replica: venerdi ore: 13.12, 21.25; sabato ore: 2.12, 7.12, 8.42, 11.12, 17.12, 23.42; domenica ore: 4.12, 8.12, 13.42, 17.42; lunedi ore: 1.12, 5.42, 11.42, 23.12; martedì ore: 2.42, 9.42, 15.42; mercoledi ore: 4.42, 12.12, 20.58; giovedi ore: 1.42, 10.42, 14.12

Inoltre l’inchiesta è visibile anche in lingua inglese e in arabo sul sito www.rainews24.rai.it <http://www.rainews24.rai.it>

Iraq. Rainews24 broadcasts a report called “Thieves of children in Baghdad”

“Two iraqi boys, aged 10 and 11, had their kidneys extirpated and those cases are true because their parents came to our center for help. There are some other stories of children who survived because their kidnappers where in contact with a private doctor who healed the children after the extirpation of the organs. One little boy had his eyes extirpated and to carry out such a surgery, usually there is the need of a specialized doctor…” Alhan Tarik - I.I.W.O. Indipendent Iraqi Woman Organization

“Thieves of children in Baghdad” filed by Flaviano Masella, is the first report of a new series edited by Maurizio Torrealta created for Rai’s all news channel. It brings to light a new humanitarian crisis which has gone unnoticed so far: the trade of children, which involves especially Baghdad, a town with many problems that does not take care of its children. Every week at least 5 children disappear, but the number could be higher since local iraqi NGOs do not have access to statistics about the whole country.

According to local researchers, Iraqi children are sold also in Europe, namely in the Netherlands and in the United Kingdom. They arrive to these countries through neighbouring countries thanks to international organizations which operate with local groups. In Iraq, it is easy to get fake documents to allow children out of the country. Many families, that are childless, look with interest to Iraq and Afganistan, because those are inexpensive markets. Unicef as well, confirms this trade of children directed towards Europe.

“Thieves of children in Baghdad” filed by Flaviano Masella and edited by Maurizio Torrealta, will be broadcasted on September 15 at 6.12 on Rainews24 and uncrypted on RAITRE.

It will be repeated on Friday at 13.12, 21.25; on Saturday at 2.12, 7.12, 8.42, 11.12, 17.12, 23.42; on Sunday at: 4.12, 8.12, 13.42, 17.42; on Monday at: 1.12, 5.42, 11.42, 23.12; on Tuesday at: 2.42, 9.42, 15.42; on Wednesday at: 4.42, 12.12, 20.58; on Thursday at: 1.42, 10.42, 14.12

The report is also available in English and Arabic on our website www.rainews24.rai.it <http://www.rainews24.rai.it>

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La testimonianza di un Hibakusha

16 agosto 2006 Pubblicato da roberto

Terribile.
Dalla Terza conferenza internazionale per la messa al bando dell’Uranio Impoverito, tenuta a Hiroshima il 6 agosto 2006, la testimonianza di Akihiro Takahashi, sopravvissuto alla bomba atomica ed ex-direttore del Peace Memorial Museum di Hiroshima.

… Se non rispettiamo il diritto internazionale, il mondo non conoscera’ mai pace.
Come abbiamo visto in Iraq, la vittoria, e certamente la pace, non possono essere ottenute con la forza. Dobbiamo dare valore a quanto costruito cosi’ faticosamente dalle nazioni del mondo ed essere determinati a vivere in coesistenza pacifica con gli altri popoli, le altre religioni e le altre culture. Credo fermamente che solo su queste basi possiamo costruire un mondo sicuro e prospero.

La famiglia umana deve affrontare la pesante eredita’ del ventesimo secolo, fatta di guerre, armi nucleari, terrorismo, riscaldamento globale, carestie, profughi, violenze e violazioni dei diritti umani. Se le persone che vivono nel ventunesimo secolo non riusciranno a risolvere questi problemi, il secolo corrente potrebbe essere l’ultimo degli esseri umani sulla Terra. Rafforzo continuamente la mia determinazione a vivere i giorni che mi rimangono su questo pianeta in piena consapevolezza e responsabilita’. E voglio comunicare queste mie convinzioni e aspirazioni a tutti i cittadini del mondo.

Riporto il link al lungo testo, tradotto da Francesco Iannuzzelli:

Leggi tutto dal sito di Peacelink!

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La conferenza “Freedom from Nuclear Weapons through Legal Accountability and Good Faith”

3 agosto 2006 Pubblicato da roberto

Il 6 e 7 luglio 2006 s’è tenuta a Bruxelles la conferenza “Freedom from Nuclear Weapons through Legal Accountability and Good Faith”.

Segnaliamo l’avvenuta registrazione audio dei contributi dei vari relatori (tra cui quello di Peter Weiss, Vicepresidente di IALANA - International Association of Lawyers Against Nuclear Arms) ad opera di Radio Nizkor, “emittente online” orientata alle tematiche dei diritti umani.
I file audio, assieme alla descrizione di ciascun relatore, sono fruibili in formato “Real Player” o in MP3.

http://www.radionizkor.org/peace/nw.html

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