Nel corso della VI edizione del Premio Internazionale di poesia “Città di Campi Bisenzio” organizzato dal Circolo culturale Larocca ha visto la luce, per la prima volta, il Premio Speciale “Di che colore è la Pace?” promosso dall’Assessorato alla Pace e Solidarietà del Comune di Campi Bisenzio in collaborazione con IPB-Italia e riservato agli studenti delle scuole elementari e secondarie di primo grado.
“E’ una piccola iniziativa -così nel suo comunicato stampa l’Assessore Dante Marchionni- per scandire un ulteriore momento nella continuità di un importante percorso che il nostro Comune ha intrapreso ormai da tempo in favore di una sempre maggiore valorizzazione -e di una sempre più piena consapevolezza dei cittadini- del tema della pace come volano primario di cooperazione, sviluppo e armoniosa convivenza tra le genti. Tra le molte iniziative, prima fra tutte la Giornata della Pace che vedrà anche quest’anno le nostre strade in festa domenica 17 giugno, non poteva mancare -come ci insegnano i nostri valenti collaboratori di IPB-Italia- un progetto indiretto di Peace education in cui giovani e giovanissimi potessero sperimentarsi creativamente con l’ideare nuovi scenari e nuove immagini di pace. E’ così nata questa nuova sezione del Premio e devo innanzitutto ringraziare la grande disponibilità e sensibilità di Sergio Staino per la sua cortese e pronta risposta alla richiesta di lavorare con noi.”
La giuria, infatti, sotto l’amabile Presidenza del bravo e noto vignettista, era composta dagli Assessori di Campi Bisenzio Dante Marchionni e Francesco Lotti, da Alberto Barbero, membro del Comitato scientifico di IPB-Italia e da Giovanni Casini, in rappresentanza del Circolo culturale “Larocca”.
Così nel pomeriggio di sabato 31 marzo, nella Sala Nesti della storica Villa Montalvo a Campi Bisenzio, si è visto l’affluire di un folto e attento pubblico di autori premiati, di partecipanti e di cittadini in cerca di piaceri ormai poco convenzionali quali quelli letterari. Una cerimonia di premiazione molto complessa e articolata in ben cinque sezioni - poesia singola a tema libero (sezione adulti e sezione giovani), sezione narrativa adulti “Caro Diario…”, sezione silloge inedita di poesie, sezione di poesia singola a tema “Di che colore è la pace?”- che è stata interpretata e condotta dagli organizzatori con maestria, grande linearità e una partecipazione emotiva ben lontana dai momenti di noia mortale che spesso accompagnano questo tipo di manifestazione.
Parte dell’indiscutibile successo della premiazione di questa VI edizione è senz’altro dovuta anche alla sensibile, sicura ed efficace recitazione delle opere premiate dell’attrice Anna Collazzo, un volto più che conosciuto dalla gente di IPB-Italia per essere stata la voce della Seconda Edizione del Premio “Una Favola per la Pace”.
Ma, per venire al nostro premio, la giuria si era già prima riunita e, in una proficua e concorde mattina di lavoro, aveva condensato le riflessioni e i giudizi individuali sul centinaio di opere concorrenti nella seguente classifica:
Opere segnalate: “La pace” di Giulia Nerozzi di Campi Bisenzio, Classe III media e “Di che colore è la Pace” di Vanessa Guggiani di Campi Bisenzio, Classe II media.
Terzo premio ex aequo a “Siamo noi” di Cecilia Gallorini di Arezzo, Classe III media e a “Di che colore è la pace” di Fabiola Fochi, di Campi Bisenzio, Classe II media.
Secondo premio a “La pace” di Laura Vespignani di Campi Bisenzio, Classe I media,
Primo premio a “L’arcobaleno della III a” di Martina Marotta di Prato, Classe IV elementare.
Questo il testo della poesia vincitrice:
L’arcobaleno della III a
In classe mia siam più di venti
e di otto nazioni differenti:
Cina, Bangladesh, Romania,
Albania,Tunisia e così via…
Ogni mattina alle otto e quaranta
sembriamo in cento e la baldoria è tanta.
Senza confini e con tanta gioia
facciam festa alla maestra Gloria
Il nostro cuore di gioia è pieno,
perché siamo un arcobaleno,
da tanti luoghi provenienti,
rappresentiamo i continenti.
Anche il sole fa capolino
In classe nostra ogni mattino,
certamente anche lui sa
che fra di noi c’è solidarietà.