Colori, suoni e profumi ci aspettano in Kurdistan
21 luglio 2006 di roberto
Sempre da Andrea Misuri, il compagno di viaggio che questa primavera ha partecipato alla missione diplomatica dei “Sindaci per la pace”, un nuovo racconto, una testimonianza viva seppure da un’altra angolazione.
Perché Iraq alla fin fine, vuol dire anche e soprattutto, con la sua storia millenaria, la culla della civiltà.
Troppo spesso, presi da un quotidiano che ripete all’infinito gli orrori di tutte le guerre, dimentichiamo cosa è l’Iraq. Qui ritroviamo i miti, le leggende, gli avvenimenti storici che imparammo a conoscere negli anni della scuola. Qui si perdono, dissolvendosi a ritroso nel tempo, gli archetipi di “Le Mille e una Notte” che hanno segnato l’infanzia della civiltà dell’uomo.
Ma anche l’infanzia di tanti di noi, popolata dai personaggi delle favole che Shahrazad, notte dopo notte, raccontava al crudele re Sharayar. Favole spesso ambientate in una Baghdad di tappeti volanti e di lanterne magiche, di personaggi come Sindbad il marinaio o Khalifa il pescatore.
Quante volte Shahrazad, affabulatrice per eccellenza, comincia la nuova favola: “C’era una volta nel tempo dei tempi, nella città di Baghdad…”
L’intero reportage (corredato di foto) è pubblicato nel sito di Peacelink. Clicca qua!
Questo articolo è stato pubblicato il venerdì, luglio 21st, 2006 alle 08:24 ed è archiviato in Progetto Iraq, Reportages e racconti. Tags: Andrea Misuri, Kurdistan, Progetto Iraq. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il Feed RSS 2.0 feed. I commenti sono chiusi, ma puoi fare un trackback dal tuo sito.