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Il Resto del Carlino - Alle Nazioni Unite tiene lezioni sulla pace e sul controllo del traffico degli armamenti

4 agosto 2003 di roberto

Luigi Scardovi - 10 luglio 2003

Non sarà certo famosa come il suo concittadino Arrigo Sacchi, ma per la carica che ricopre a livello internazionale, tiene alto il nome di Fusignano. Si tratta di Fulgida Barattoni, presidente dell’Ipb (International Peace Bureau) Italia, sezione della antica federazione mondiale impegnata da circa un secolo nei temi della pace, premio Nobel nel 1910. L’intraprendente dottoressa fusignanese, laureata in scienze politiche internazionali e specializzata in diritto umanitario nelle università di Bochum e di Pisa, ebbe modo di farsi apprezzare già un anno fa a Washington, nel corso del quindicesimo congresso mondiale sul disarmo. In questi giorni il progetto dell’Ipb sul controllo dell’esportazione dei materiali d’armamento viene presentato alle Nazioni Unite al meeting biennale sul commercio delle armi leggere, in corso di svolgimento a New York. I maggiori organi di stampa internazionale hanno dato ampio risalto all’evento in Italia. Rai News 24, grazie all’interessamento di Carlo De Blasio, ha dedicato sabato e domenica scorsi una serie di approfondimenti sul progetto elaborato dall’Ipb Italia.
“La nostra federazione - sottolinea Fulgida Barattoni - ha attivato una coalizione di associazioni mondiali che, attraverso il lavoro di esperti europei e l’utilizzo di una griglia di analisi comparativa delle migliori normative nazionali riguardanti il commercio degli armamenti, si propone di definire un progetto di direttiva da presentare alla Commissione Europea per l’adozione di una regolamentazione comune del commercio delle armi. A supporto di questo progetto occorre segnalare il fondamentale raccordo con la French Coalition Campaign on Arms Transfer, che mobilita un enorme numero di associazioni pacifiste europee”.
“La nostra intenzione - conclude la Barattoni - è dichiarare immediatamente nullo l’accordo di Fairnbourgh per illeceità ed incoerenza con il diritto europeo e di richiedere al Parlamento Europeo di attivare la Commissione Europea per l’elaborazione di una direttiva per una regolamentazione etica comune del mercato degli armamenti”.

Questo articolo è stato pubblicato il lunedì, agosto 4th, 2003 alle 19:10 ed è archiviato in Comunicati stampa, Iniziative. Tags: . Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il Feed RSS 2.0 feed. I commenti sono chiusi, ma puoi fare un trackback dal tuo sito.



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