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L’11 settembre a Ovada (AL) il Premio “Testimone di pace”

24 agosto 2006 Pubblicato da roberto

(Riceviamo dal Comune di Ovada, membro Mayors for Peace)

La Città di Ovada, insieme con il Centro per la Pace e la Nonviolenza dell’Ovadese “Rachel Corrie”, e con il sostegno della Provincia di Alessandria, indice un concorso annuale denominato “Testimone di Pace” che premia personalità italiane e non italiane che si distinguano per il proprio impegno nell’ambito della pace e della nonviolenza, scegliendo per la premiazione proprio la data dell’11 settembre, che in seguito all’attacco alle Twin Towers del 2001 è diventata sinonimo di morte e distruzione. Vorremmo infatti in questo modo ricordare che proprio l’11 settembre 1906 Mahatma Gandhi lanciava invece la sua prima campagna di lotta nonviolenta in Sudafrica coniando per essa il neologismo satyagraha (=forza della verità).
Il nostro impegno è infatti quello di caratterizzare il nostro territorio come un vero e proprio “territorio di pace”, intendendo “pace” in tutte le sue valenze – benessere psico-fisico, partecipazione democratica, ambiente, qualità della vita, cultura.
La prima edizione del premio “Testimone di Pace” si terrà dunque ad Ovada, territorio di pace, l’11 settembre 2006, centenario della nascita della satyagraha, con un riconoscimento alla memoria di Enzo Baldoni, Raffaele Ciriello, Maria Grazia Cutuli, Antonio Russo, che sono stati uccisi mentre cercavano di trovare e comunicare le verità nascoste in quegli scenari di guerra dove regnano la disinformazione e la menzogna. Non è un caso che per la prima edizione del premio si siano scelti operatori dell’informazione: sappiamo infatti che solo un’informazione indipendente può favorire il formarsi e l’estendersi di quello spirito critico senza il quale non può esserci partecipazione democratica alla res publica.
Nel corso della serata, dopo la proiezione di un filmato di documentazione dell’attività dei quattro protagonisti, di Onofrio Dispenza, curatore di Primo Piano”, TG3, verranno consegnate le opere d’arte appositamente create in ricordo di Antonio, Enzo, Maria Grazia, Raffaele, ai parenti intervenuti, seguirà quindi un dibattito sul ruolo dell’informazione coordinato da Marino Sinibaldi, Fahrenheit (la popolare trasmissione pomeridiana di Radio 3). A tale dibattito parteciperanno Duilio Giammaria (inviato del TG 1 RAI), Nacera Benali (corrispondente del quotidiano algerino El Watan, già collaboratrice di Al Jazira), Luciano Scalettari (inviato speciale di Famiglia Cristiana) e Giuseppe Giulietti (portavoce dell’Associazione “Articolo 21”).
L’evento, che si terrà dalle ore 20.30 di lunedì 11 settembre 2006 presso il Teatro Splendor in Via G.D.Buffa, Ovada, è in collaborazione con Articolo 21 e Farhenheit.

Ovada, 11/VIII/06
Nota: La scheda del concorso

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Itinera Byzantino Turcica, il viaggio è finito!

14 agosto 2006 Pubblicato da roberto

           E’ una memoria labile quella degli umani.
Passano gli anni, il tempo scorre avanti, eventi del passato s’intrecciano via via più sfocati con le vicende del nostro incedere quotidiano.
Agli orrori succedono gli orrori, e le immagini di morte di dieci e più anni fa sono relegate presto ai libri di storia.

Impressioni ed emozioni si sono riaccese improvvise, oggi 13 agosto in riviera romagnola. La “carovana della sorellanza”, l’”Itinera Byzantino Turcica” dei ciclisti guidati dal bravo Marco Grilli, partita da Istanbul in una staffetta sportiva-diplomatica-umanitaria, portava con sé due pergamene.

Una di esse scritta in inglese, l’altra in italiano. Un testo chiaro di impegno per la pace, stringendo un patto di amicizia e di solidarietà, e richiedendo al mondo l’abolizione delle armi nucleari, chimiche e batteriologiche.
Spazi per le firme, i Sindaci delle città attraversate dalla carovana. Nomi di luoghi che accendono i ricordi, lì in quei Balcani le cui guerre del recente passato non sono più cronaca nel nostro pensiero, ma i cui segni tuttavia son rimasti.
Nis, Tuzla, Belgrado, Sarayevo… La mia mente riallaccia emozioni e spolvera tristezze, i contatti di allora con chi sotto le bombe provava a sopravvivere, lo sgomento per la crudele efficienza della macchina da guerra che macinava tragedie e distruggeva villaggi e città.

A Cervia nel pomeriggio. A Ravenna, tappa finale, la sera. Giovani usi al pedalare e dai visi emozionati e felici per la conclusione della faticosa impresa.
In palazzo comunale, l’incontro nella sala grande. I discorsi di rito e le foto ricordo. I Sindaci del consorzio Bassa Romagna ad apporre anch’essi le ultime firme con i timbri dei Comuni a suggello della validità - le pergamene oramai complete, quasi margherite i cui petali son via via apposti nell’intorno del messaggio di impegno nel nome dei propri cittadini.

Il lungo viaggio di Marco e della sua “carovana”, nel suo muoversi dalla Turchia all’Italia ha portato un filo. Un legame che ha voluto passare attraverso Paesi molto diversi tra loro, e molto diversi da noi. Dappertutto simpatia tra la gente, spesso burocrazia alle frontiere.
Un’iniziativa simbolica? Un fatto inutile? Qualcuno a dire il vero, tra gli amici e i conoscenti, mi aveva posto obiezioni. Facile sperare la pace con una firma di impegno. E poi avrà un valore? come farebbe a slavare, a diluire l’accesa verità delle immagini di morte che anche oggi dal mondo ci arrivano?
Certo sembra una favola da raccontarsi ai bambini. Ma se ritornassimo per una volta bambini? Se capissimo che le tendenze alla pace o all’odio si alimentano da principio proprio “dal basso”, dalla gente comune, dalla cultura, le abitudini, i legami forti o tenui con le altre comunità? E se si provasse appunto a partire da ciò, come del resto la stessa Campagna dei “Mayors for Peace”, nata dalle macerie di Hiroshima e Nagasaki, sta provando a fare? La diffusione di una cultura di pace partendo dai Sindaci, dall’anello di congiunzione, cioé, tra le istituzioni su cui si regge una società, e i cittadini… e se manca il substrato di accettazione delle guerre, le potenze che le invogliano e ne reggono le fila, avranno meno possibilità di realizzarle, chissà.

Nota: Vedi anche: Itinera Byzantino Turcica”: alla tappa finale la carovana del gemellaggio tra le due “città sorelle”

Guarda le immagini!

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Dall’olocausto di Hiroshima e Nagasaki alla campagna dei “Sindaci per la pace”

6 agosto 2006 Pubblicato da roberto

Non è una delle tante rievocazioni, in questo 6 agosto di memoria. Ma un sunto di attività svolte per diffondere una cultura volta al disarmo, attraverso la Campagna creata nel 1982 dai sindaci di Hiroshima e Nagasaki.

Sono già 24 anni che la Campagna “Mayors for Peace” si estende nel mondo, e con un obiettivo dichiarato: arrivare entro il 2020 a un disarmo atomico globale.
Mentre in Italia, in quest’ultimo anno…

Il 6 e 9 agosto 1945 le bombe atomiche statunitensi rasero al suolo le città di Hiroshima e Nagasaki spegnendo in un solo attimo centinaia di migliaia di vite umane. Oggi a 61 anni dalla guerra, gli “Hibakusha”, i sopravvissuti di quel giorno, soffrono ancora dei devastanti effetti della contaminazione radioattiva.
Per prevenire il possibile ripetersi di una simile tragedia le città di Hiroshima e Nagasaki non hanno mai cessato di dichiarare al mondo l’inumana crudeltà delle bombe atomiche e hanno sempre insistito sulla necessità di un totale disarmo nucleare.
Il 24 giugno 1982, durante la seconda Sessione Speciale sul Disarmo presso le Nazioni Unite di New York, il sindaco di Hiroshima propose un nuovo programma per promuovere una concreta collaborazione delle città per ottenere l’abolizione totale delle armi nucleari. La proposta offriva alle città di superare i confini nazionali e lavorare tutte insieme, così i sindaci di Hiroshima e Nagasaki si rivolsero ai sindaci di tutto il mondo per sostenere questo progetto.
Progetto che parte dalla riflessione del ruolo di sindaco, quale “uomo ponte” tra i poteri delle istituzioni publbiche e i bisogni del cittadino.

“MfP”, “Mayors for peace” risulta oggi composta di Primi Cittadini di città di tutto il mondo che hanno formalmente aderito al progetto del 1982.
“Mayors for peace” si incarica di facilitare la collaborazione e il coordinamento tra le città che sostengono il progetto di un’abolizione totale delle armi nucleari. Il suo compito principale è il lavoro, in sede internazionale, atto a costruire una precisa consapevolezza riguardo il pericolo degli armamenti nucleari in vista di un disarmo generalizzato.
“Mayors for peace” è anche formalmente impegnata nel perseguire una duratura pace mondiale con un’opera di denuncia e di intervento in caso di carestie, povertà, accoglienza di rifugiati, abusi nei diritti umani, crimini ecologici e in ogni altro caso che metta in crisi la pacifica coesistenza tra i popoli.

Il 6 luglio 2006, per le celebrazioni del 10° anniversario del parere espresso dalla Corte internazionale di Giustizia circa l’illegittimità dell’uso e della minaccia dell’uso dell’arma nucleare, il vice presidente della Campagna e sindaco di Firenze Leonardo Domenici ha fatto pervenire all’attuale presidente e sindaco di Hiroshima Akiba Tadatoshi una lettera con la quale, insieme a tutti i sindaci italiani, chiede che tutte le armi contemplate nella definizione “Armi di Distruzione di Massa” - nucleari, chimiche e batteriologiche - vengano definitivamente abolite.

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“Mayors for peace”: in Italia, il bilancio di un anno
(appunti da Susanna Agostini, consigliere comunale in Firenze)

In questo primo anno di vice presidenza MfP, il Sindaco Leonardo Domenici ha dato un forte impulso alla crescita delle adesioni, anche attraverso l’impegno dell’ANCI che lui stesso presiede. Siamo arrivati, in Italia, a 234 città e 3 province che aderiscono alla MfP. Tutti gli 8100 Sindaci Italiani sono informati delle attività nazionali ed internazionali della MfP.

  • settembre 2005 - più di 100 Sindaci hanno incontrato a Firenze il Presidente Akiba Tadatoshi. Da allora è fiorito un susseguirsi di attività nei Comuni e nelle Province aderenti.
  • iniziative concrete di educazione alla pace come la diffusione, già programmata fino al 2008, della mostra fotografica multimediale itinerante “La lunga ombra del sole di Hiroshima - Immagini per non dimenticare” prodotta da IPB-Italia. Stimola un importante percorso informativo-educativo sulle armi nucleari e di nuova generazione “mini nukes”.
  • marzo 2006 - grazie all’iniziativa di IPB-Italia si è realizzata una missione di pace in Iraq. Una lettera del vice presidente Domenici è stata consegnata dal rappresentante della MfP, il Sindaco di Marzabotto Edoardo Masetti. Qui si è avviata una stretta relazione con le più alte istituzioni di quel Paese. Si sta sviluppando una rete di Sindaci Iracheni appartenenti alle tre etnie, sunnita, sciita e curda, iscritti alla MfP.
  • maggio 2006 - Rovereto - l’impegno degli Enti Locali per la Pace. Tavola rotonda fra istituzioni italiane ed europee.
  • giugno 2006 - Campi Bisenzio - giornata della Pace. Protagonisti Mfp/IPB-Italia/Fondazione Caponnetto.
  • luglio 2006 - Bruxelles - Leonardo Domenici, con una lettera a Akiba Tadatoshi, presente per MfP al 10° anniversario del parere della Corte Internazionale di Giustizia circa l’illegittimità dell’uso e della minaccia dell’arma nucleare, ribadisce il proprio impegno per l’abolizione di tutte le armi di distruzione di massa, nucleari, chimiche e batteriologice a nome dei Sindaci Italiani. Nell’occasione, Akiba Tadatoshi incontra la rappresentante di IPB-Italia, il Sindaco di Pineto Luciano Monticelli e il Governatore di Sulaimanya che presentano un progetto di ricostruzione e di pace per l’Iraq.
  • Dana Ahmad Majed Governatore di Sulaimanya (Iraq) ha scritto al Presidente della MfP che il vice presidente Italiano Leonardo Domenici resta l’interlocutore degli iscritti iracheni, grazie al suo impegno contro tutte le armi di distruzione di massa.
  • luglio-agosto 2006 - Itinera Bizantino Turcica - missione di pace a carattere sportivo. Gruppo di ciclisti amatoriali guidati da IPB-Italia. Da Istanbul attraverso Bulgaria, Serbia, Bosnia-Erzegovina e Croazia, fino all’arrivo a Ravenna. In ogni città che attraversa, invita i sindaci ad aderire alla MfP e a firmare una pergamena di pace.
  • agosto 2006 “Summit di Pianosa” incontro preparatorio delle iniziative di ottobre. Sono stati invitati referenti delle Istituzioni Irachene per concretizzare azioni di cooperazione sanitaria e non solo, in particolare nei territori del Kurdistan Iracheno
  • ottobre 2006 - appuntamento di sindaci italiani e iracheni MfP, con associazioni, istituzioni e operatori di pace, per l’approfondimento dei contenuti del progetto di ricostruzione e di pace per l’Iraq. Per l’occasione sarà presente la First Lady dell’Iraq Hero Talabani.

Note:
Sito ufficiale della Campagna (in inglese e giapponese): http://www.mayorsforpeace.org
La celebrazione della “dichiarazione di pace” a Hiroshima:
http://www.city.hiroshima.jp/shimin/heiwa/declaration.html
Comunicato stampa di Susanna Agostini nel sito del Comune di Firenze (5 agosto 2006):
http://www.comune.firenze.it/cgi-bin/ufstampa/uscomu.cgi?tipo=5&id=25988&test=

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A Pineto degli Abruzzi le prossime edizioni del Premio

12 giugno 2006 Pubblicato da roberto

“Una Favola per la Pace” a Pineto
La data del 10 giugno 2006 rimarrà, nella storia del Premio Letterario Internazionale “Una Favola per la Pace”, particolarmente significativa.
Infatti nel corso di un’apposita conferenza stampa tenutasi a Pineto, la ridente cittadina balneare in Provincia di Teramo, il Sindaco Luciano Monticelli ha sottoscritto, con la Presidente di IPB-Italia Fulgida Barattoni, il Protocollo d’intesa per il trasferimento delle prossime edizioni del Premio stesso da Lugo di Romagna a Pineto degli Abruzzi.

favola_10giu06“Un importante cambiamento di sede –ha sottolineato la Presidente di IPB-Italia– frutto di una profonda riflessione della dirigenza del nostro Ufficio Nazionale: la decisione centrale di far emergere alla pubblica attenzione e offrire una maggiore visibilità all’azione di pace e alle realtà dei piccoli centri, perché sia ben compreso che la Pace non è solo un tema affrontato da elite culturali di qualche grande città ma un desiderio forte e diffuso su tutto il nostro Paese, trova oggi una sua ulteriore e concreta applicazione anche alla luce del forte impegno assunto proprio dal Comune di Pineto quale “Comune Operatore di Pace” e dalla sua azione concreta e propositiva in favore della Pace. Il nostro Premio letterario, che gode ormai di una qualche risonanza non solo sul territorio nazionale, continua a coinvolgere, nella sua missione indiretta di “Peace education”, la fantasia e l’intelligenza di molte donne, uomini e bambini per progettare un mondo migliore ed un futuro senza paura. Vogliamo che anche le genti di queste terre possano dire la loro e sentirsi idealmente vicini a tutti i cittadini di buona volontà del mondo che, ognuno con la sua storia, la sua cultura, la sua sensibilità, partecipano di questa architettura di pace.”

Importante l’intervento dell’Assessore alla Pace di Pineto Giancarlo Alonzo, che, ripercorrendo per tappe la storia di Pineto “Comune Operatore di Pace”, la sua adesione alla Campagna mondiale “Mayors for Peace” e tracciando le linee guida dell’Amministrazione Comunale nell’azione futura in tema di solidarietà e cooperazione internazionale, ha puntualizzato quanto sia importante la “scommessa” su questi importanti valori planetari anche per una piccola comunità.

Alle ore 21,00, presso il locale Teatro Polifunzionale -nel corso della serata finale del “Dolci Romori-Jazz Festival”- ha trovato spazio, tra gli apprezzatissimi virtuosismi musicali di Marco di Battista e Giuseppe Berardi e quelli di Roberto Gatto e Greg Burk, anche la lettura, curata dal giovane Marco Tiberio, di alcune favole premiate nella seconda edizione del Premio tratte dall’ancor fresca di stampa antologia e le proiezioni di “Per chi suona la sirena” VideoPoem di Massimo Toschi, premiato nella I edizione. e di “Piccoli sogni di carta contro la guerra” il corto autoprodotto da IPB-Italia per la mostra itinerante “La lunga ombra del sole di Hiroshima”-immagini per non dimenticare.

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La visita in Italia di Adnan Al Mufti

22 maggio 2006 Pubblicato da roberto

Si è conclusa la visita in Italia di Adnan Al Mufti, presidente del Parlamento regionale del Kurdistan iracheno; tra i momenti significativi svolti a Firenze è da segnalare l’incontro di venerdì 19 maggio, a Palazzo Vecchio, col Sindaco di Firenze e vicepresidente della “Mayors for Peace” Leonardo Domenici.

Il presidente ha inoltre partecipato alla puntata di giovedì 18 maggio della trasmissione televisiva di approfondimento culturale “Tempi dispari” di Rainews24, incentrata sul “sogno del Kurdistan” e sulla situazione attuale della regione.

Riportiamo il link dell’estratto video della trasmissione, visualizzabile online nel sito di Rainews24 (www.rainews24.rai.it):
http://www.rainews24.it/ran24/magazine/tempi-dispari/video/TD_18052006.wmv

Segnaliamo inoltre un articolo (a firma Daniele Angelini e tratto in parte da comunicato stampa del Comune) apparso nel sito informativo “Nove da Firenze” e leggibile all’indirizzo:
http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=a6.05.19.15.42

La popolazione curda che vive nel nord dell’Iraq sta vivendo finalmente un periodo di relativa pace dove sia il progresso materiale, sia quello istituzionale, sembrano trovare un cammino in positivo. Possiamo definire il lavoro di rappresentanza parlamentare e dell’esecutivo della regione, come “esperimenti di democrazia” pressocché unici nella situazione controversa della regione medioorientale, e pertanto da seguire con interesse.

Qui è possibile vedere le immagini.

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