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La Presidentessa di I.P.B. – Italia a New York in missione di Pace

10 maggio 2005 Pubblicato da roberto

Fulgida Barattoni, Presidente dell’Ufficio italiano dell’International Peace Bureau sarà a New York, il prossimo 29 aprile, in occasione del Convegno Mondiale per la revisione del trattato di non proliferazione nucleare. Denso il suo calendario di impegni in favore della Pace: sarà infatti l’unica rappresentante italiana al tavolo del comitato direttivo della Middle Power Iniziative, la recente campagna per la regolamentazione certa e la progressiva limitazione dell’armamento nucleare intrapresa e presieduta dall’ex Presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter, Premio Nobel per la Pace nel 2002 e che vede riuniti, al suo interno, importanti diplomatici e i maggiori esperti internazionali sulla Sicurezza Mondiale.
Nei giorni immediatamente successivi Fulgida varcherà le porte del Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite per partecipare, nella sua carica di Steering Commissioner di I.P.B. (consulente permanente presso le Nazioni Unite in materia di disarmo) ai veri e propri lavori di revisione dei trattati di non proliferazione nucleare.

Inoltre Fulgida parteciperà alla riunione di “Mayors for peace”, campagna antinucleare promossa da Akiba Tatadoshi Sindaco di Hiroshima, che in rappresentanza di tutti i Sindaci aderenti all’iniziativa, è presente alla revisione del Trattato con 100 Primi Cittadini da tutto il mondo. In tale sede consegnerà personalmente nelle mani dei Sindaco di Hiroshima le lettere dei Sindaci italiani dei Comuni di Lugo (Raffaele Cortesi), Fusignano (Mirco Bagnari), Bagnacavallo (Laura Rossi), Forlì (Nadia Masini), (comuni della romagna) e Scicli (Bartolomeo Falla), Mazzarino (Giovanni Virnuccio) per la regione Sicilia sensibilizzati da I.P.B.–Italia a essere parte attiva e fattiva di questo importante progetto.
La sezione italiana dell’International Peace Bureau presieduta dalla D.ssa Fulgida Barattoni assolve così al primo impegno assunto nei confronti del Sindaco di Hiroshima di portare a New York la testimonianza e vicinanza di 5 “nuovi” sindaci italiani.
Ben più impegnativa la seconda fase di questo progetto che vuole vedere entro la fine dell’anno 2005 il numero dei comuni aderenti alla campagna mondiale Mayor for Peace dagli attuali 39 a ben 100 sindaci. Qualora si riuscisse a raggiungere questo obiettivo è nostra intenzione invitare a Lugo Mr. Akiba Tatadoshi.
Prende piano piano corpo l’idea del sindaco di Lugo Raffaele Cortesi di costruire una RETE DI COMUNI PER LA PACE che lanciata lo scorso setembre nel Salone dei duecento a Firenze al convegno mondiale organizzato da IPB-Italia.
Una RETE DI COMUNI PER LA PACE, che si dichiarano ufficialmente con delibera consiliare Comuni Operatori di Pace e così legati fra loro a livello nazionale insieme partecipano alla campagna internazionale dei sindaci per la pace Mayor for Peace conferendo in questo modo alla rete anche una importante valenza internazionale.
A questa rete hanno già aderito diversi comuni del meridione in questo modo anche un piccolo comune della Sicilia come il comune di Scicli o Mazarino all’interno di questa rete possono dare voce ai propri cittadini per parlare di pace.

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Anche a Forlì i temi del dibattito internazionale sulla sicurezza umana

23 febbraio 2005 Pubblicato da roberto

Il giorno 9 marzo 2005 alle ore 20,30 in Forlì, presso l’Aula Magna della locale Università
-C.so della Repubblica, 88/a- avrà luogo l’incontro-dibattito aperto al pubblico:

“ La riforma delle Nazioni Unite e la sicurezza internazionale nel XXI secolo.”

L’evento, organizzato da I.P.B.–Italia Student Group in collaborazione con la Facoltà di Scienze Politiche “Roberto Ruffilli” e il Comune di Forlì, alla presenza del Prof. Guido Gambetta, pro-rettore del Polo Universitario Forlivese e del prof. Marco Balboni, docente di Diritto Internazionale, avrà quali relatori il prof. Giovanni Carlo Bruno (docente presso l’Istituto di Studi Giuridici Internazionali – C.N.R. Napoli) il prof. Jonathan Granoff (presidente del canadese “Global Security Institute”, attualmente in Europa al seguito della missione del Premio Nobel per la Pace Jimmy Carter per la promozione della campagna PNND) e sarà introdotto da Eleonora Piazzi, coordinatrice di I.P.B.–Italia Student Group.
Anche l’Ufficio Italiano dell’International Peace Bureau sarà presente alla manifestazione con un proprio gruppo di esperti.
I temi della sicurezza internazionale sono particolarmente attuali, oggi, alla vigilia del Convegno Mondiale sulla revisione del Trattato di non proliferazione nucleare che si svolgerà nel prossimo mese di maggio presso le Nazioni Unite di New York e che vedrà anche l’intervento e il contributo della società civile, in particolare quello della campagna “Mayors for Peace” presieduto dal Sindaco di Hiroshima Akiba Tadatoshi che prevede, nell’occasione, anche la presenza di 100 sindaci (di cui 5 italiani coordinati dai delegati di IPB-Italia) al Palazzo di Vetro.

E’ un evento importante per la città di Forlì (che già da anni aderisce alla campagna “Mayors for Peace”) che diventa così soggetto attivo e partecipe di un dibattito che si sta svolgendo ormai in gran parte del mondo occidentale. L’intera cittadinanza è invitata a partecipare, in particolare gli educatori delle scuole di ogni ordine e grado perché a loro è soprattutto demandato il compito di educare alla pace le giovani generazioni.

Nota: Scarica il volantino in formato .PDF!

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The Beijing Declaration

25 settembre 2004 Pubblicato da roberto

Ricevo da Michele Dipaolantonio di IPPNW il testo ufficiale della “Dichiarazione di Pechino”, documento finale del Congresso Mondiale di Pechino, appena concluso, dell’Internazionale Medici contro la guerra nucleare.
La proposta centrale è la “Medical Road Map for Peace in Middle East”, concepita l’anno scorso, in maggio, a Roseto degli Abruzzi, nel corso di quello che ora è conosciuto nel mondo come il “Teramo Meeting” della Commissione Mediterranea dell’IPPNW.


The Beijing Declaration.
September 19, 2004

Adopted by the 16th World Congress
International Physicians for the Prevention of Nuclear War (IPPNW)

We, physicians and students from more than 40 countries, have met in China, a country rich in history and culture, to address pressing global threats to human security. They include the continued existence of nuclear weapons, terrorism and an increasing reliance on military force.

In an age of unjust globalization, nuclear war remains a real possibility. This risk is increased by the development of new generations of nuclear weapons, policies which explicitly allow the use of such weapons in a wider set of circumstances, the renewed development of missile defences and the likely weaponisation of outer space, the continued retention of thousands of nuclear weapons on high alert status and by the degradation of command and control systems. These factors render the risk of nuclear war greater than at the end of the Cold War.

At the Congress, we were honoured by the presence of Mayor Tadatoshi Akiba, Mayor of Hiroshima and President of the Emergency Campaign to Ban Nuclear Weapons. IPPNW strongly and actively endorses the campaign.

From our vantage point here in Beijing, we are particularly concerned about the growing proliferation threat on the Korean peninsula. The role of the Chinese government in advocating the resumption of six-party talks to resolve the crisis is a very positive development, and provides a constructive example. Similar political and diplomatic efforts - not pre-emptive military interventions - should also be applied to the conflicts in the Middle East, Africa, South Asia, and elsewhere.

Deaths and injuries from small arms and light weapons, land mines, and cluster munitions - numbering in the hundreds of thousands each year - represent a public health crisis in many countries and regions throughout the world.

In addition, the dark cloud of terrorism, in all its forms, looms over humanity, providing impetus to policies based on fear, repression and further violence. The prospect of nuclear terrorism remains real for as long as nuclear weapons exist and fissile materials remain outside of international control. It is imperative to ensure that the nuclear weapon states finally honor their commitments to eliminate their nuclear arsenals.

Undermining the rule of law undermines the security of all people. In particular, the notion of pre-emptive war must be rejected. We share the grave concerns of most of the international community, including UN Secretary General Kofi Annan, that the war against Iraq was illegal. We further believe that the continued occupation of Iraq and the daily violence and bloodshed resulting from this war must be resolved by the establishment of real sovereignty for the Iraqi people.

The decades-long, tragic conflict in the Middle East must be brought to a just and non-violent resolution. We call for an immediate renewal of peace negotiations between the government of Israel and the Palestinian Authority and we stand ready to support this process through the development of IPPNW’s own “Medical Road Map to Peace.” IPPNW condemns the acts of violence on both sides of the conflict, and demands the cessation of all activities that incite violence.

While global military expenditures are once again increasing, the ancient enemies of humankind - hunger, disease and poverty - claim millions of lives unnecessarily each year, including a disproportionately large number of children. Moreover, economic policies made in the developed world increase rather than reduce the growing gap between rich and poor nations. We call for substantial reductions in military expenditures and a transfer of these squandered funds toward investments in health and human welfare, consonant with the goal of the World Health Organization, “Health For All”.

We affirm our commitment to the abolition of all nuclear weapons, to the prevention of war, to the reduction of small arms violence, and to justice and equity for all people. We reject not only terrorism, but also war as a response to terrorism. We call on all physicians, medical students, and other health workers to join IPPNW in our medical mission to prevent nuclear holocaust and to pursue peaceful, non-violent resolutions to conflict. The need to do so is as urgent as ever before.


John Loretz
Program Director
International Physicians for the
Prevention of Nuclear War (IPPNW)
727 Massachusetts Ave., 2nd floor
Cambridge, MA 02139
(617) 868-5050, ext. 280
(617) 868-2560 (fax)

http://www.ippnw.org

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MacBride Peace Prize (anno 2004)

21 settembre 2004 Pubblicato da roberto

Cos’è il MacBride Peace Prize

Nel 1992, centenario della fondazione dell’International Peace Bureau, l’organizzazione istituisce, in memoria di Sean MacBride e della sua opera, premio Nobel per la pace e Presidente di IPB tra il 1974 e il 1985, uno speciale riconoscimento a una persona od organizzazione che si sia particolarmente prodigata per la pace, il disarmo e/o i diritti umani.
L’attribuzione del riconoscimento è votata dallo Steering Committee dell’IPB, usualmente nei primi mesi dell’anno. I membri dell’IPB sono invitati a inviare suggerimenti e documentazione sui possibili candidati.

Chi era Sean MacBride

Politico irlandese, rivoluzionario e statista. Nato a Parigi nel 1904, studia in Irlanda, negli anni ‘30 entra nell’IRA ma se ne dissocia nel 1939 per contribuire per vie politiche all’indipendenza dell’isola.
Nel 1946 fonda il partito irlandese Clann na Poblachta. Nel governo irlandese copre, dal 1948 al 1951, la carica di ministro degli Esteri.
Nel 1974 è insignito del Premio Nobel per la Pace e nel 1976 gli viene conferito anche il Premio Lenin per la Pace, divenendo così l’unica persona a ricevere entrambi i riconoscimenti.
Membro fondatore e Segretario, tra il 1961 e il 1974, dell’associazione Amnesty International, è anche Segretario dell’International Peace Bureau tra il 1968 e il 1974 e Presidente della stessa organizzazione dal 1974 al 1985.
Sean MacBride muore nel 1988.

In cosa consiste il Premio MacBride

Il premio non è in denaro ma consiste in una medaglia commemorativa, realizzata da un famoso artigiano irlandese.

L’Italia ha al suo attivo candidati o premiati per il MacBride?

All’Italia non figurano tuttora premiati col MacBride. Quest’anno 2004, i membri italiani dell’IPB hanno presentato alcune candidature, tra cui Emergency e il gruppo promotore della campagna “Pace da tutti i balconi”. Quest’ultimo gruppo venne scelto quest’anno come candidato per l’Italia.

A chi verrà assegnato quest’anno il MacBride Peace Prize

Lo Steering Committee dell’IPB ha deciso di premiare quest’anno Yossi Beilin e Yasser Abed Rabo, fautori, nello scorso anno 2003, dei cosiddetti “Accordi di Ginevra” per la pacificazione tra Israeliani e Palestinesi, e lo svizzero Alexis Keller che si prodigò particolarmente per l’organizzazione e la riuscita dei lavori.
L’intesa, tra esponenti dell’opposizione israeliana e uomini politici palestinesi, benché sia stata definita di valore unicamente simbolico e politico, ha rappresentato tuttavia la prova che sono comunque possibili il dialogo e la realizzazione concreta di validi compromessi al fine di una convivenza pacifica tra i due popoli.

Quali i premiati degli ultimi anni?

Nel 2003: Nihon HIDANKYO, associazione degli “Hibakusha”, vittime a tutt’oggi delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, adesso impegnata in iniziative miranti alla completa eliminazione delle armi nucleari.
Nel 2002: Barbara Lee, unico membro del Congresso americano a non avere votato a favore dell’intervento armato in Afghanistan.
Nel 2001: Rosalie Bertell, Presidente e fondatrice dell’International Institute of Concern for Public Health, per la sua opera a favore della salute e della vita delle popolazioni indigene nei Paesi in via di sviluppo.
Nel 2000: Praful Bidwai e Achin Vanaik, giornalisti Indiani impegnati nella Campagna internazionale contro la nuclearizzazione dei Paesi sud asiatici.

Dove si svolgerà la cerimonia di premiazione

Non è casuale la scelta di Firenze come sede privilegiata per la premiazione di quest’anno. Città della pace per antonomasia, è depositaria dell’illuminante eredità del Sindaco Giorgio La Pira, di cui tra l’altro ricorre quest’anno il centenario della nascita, uomo di animo universale che seppe fare proprio della città di Firenze un luogo elettivo per la pace in Medio Oriente.
La cerimonia si svolgerà (salvo modifiche che verranno prontamente segnalate) nella mattinata del giorno 27 settembre p.v., dopo il “Council” dell’IPB, alla Sala Gandolfi della Regione Toscana.

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Hiroshima 6 agosto, 58 anni dopo

6 agosto 2003 Pubblicato da roberto

Si è svolta in Giappone a Hiroshima, come ogni 6 agosto, la cerimonia per commemorare le vittime dello scoppio della prima bomba atomica, 58 anni fa.
La ricorrenza cade in un periodo che è tornato buio, per l’umanità; e mentre si addensano in modo sempre più pericoloso le nubi grigie della guerra in tutto il mondo, e già qualche nazione - non più memore di quanto gli effetti di una guerra nucleare provocherebbero per l’intero pianeta - ritiene possibile l’uso della bomba atomica nei futuri conflitti, il Sindaco della città ha inviato un appello alla pace.
Appello che non è soltanto ricordo o commemorazione; e che anzi contiene dei passi coraggiosi, dal riconoscimento che il trattato di non proliferazione nucleare rimane sempre più lettera morta a causa della politica nucleare statunitense, alla consapevolezza di quanto stia decadendo nel mondo, in termini di diritto internazionale e di sicurezza dell’umanità verso nuove catastrofi, nello scivolare rapido del mondo verso una mentalità di “guerra preventiva”.

Ma, “Le tenebre non possono essere scacciate dalle tenebre, ma solo dalla luce” e “le regole del potere sono le tenebre, le regole del diritto sono la luce”; e il Sindaco di Hiroshima ha portato un invito, a Bush, al Presidente della Corea del Nord e a tutti i Capi di stato delle nazioni dotate di ordigni nucleari, a visitare la sua città; per rendersi conto delle ferite insanabili che la Bomba ha provocato e che continua ancora oggi.

Forse è solo una voce che grida nel frastuono della pazzia del mondo; ma è una voce autorevole, che proviene dall’esperienza diretta di un popolo che ha conosciuto l’orrore della Bomba, e che non osa pensare a cosa sarà il mondo, se l’escalation nucleare arriverà a provocare, in una scala mille volte più grande, gli orrori e la catastrofe totale del nostro Pianeta.

E l’appello si conclude con il forte invito, rivolto ai Sindaci di tutte le città del mondo, a partecipare con una forte delegazione, a New York nel 2005, alla NPT Review Conference, in cui si sosterrà presso le Nazioni Unite l’avvio di una Convenzione Universale sulle armi nucleari allo scopo di imporre la loro completa eliminazione.

N.B. Clicca su questo link: http://www.city.hiroshima.jp/shimin/heiwa/declaration.html per leggere il testo completo del discorso (in inglese) e l’archivio delle commemorazioni degli anni precedenti.

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