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Da “Un ponte per…”: MARGARETH, UNA DI NOI

17 novembre 2004 Pubblicato da roberto

L’assassinio dell’operatrice umanitaria Margareth Hassan, resa nota nello stesso giorno in cui è stata diffusa la fotografia dell’uccisione a sangue freddo di un prigioniero da parte di un soldato statunitense, testimonia ancora una volta quale baratro la guerra abbia scavato.

Conoscevamo Margareth, il suo amore per il popolo iracheno, la sua dedizione al lavoro umanitario, era una di noi.
Non conosciamo invece i suoi assassini mascherati, ma siamo certi, chiunque essi siano, che non lavorano per la democrazia in Iraq.

Non conosciamo nemmeno i tanti civili iracheni periti sotto le bombe, anche loro sono parte del nostro popolo, il popolo della pace.
L’Iraq ha bisogno di pace e la pace non si fonda con la guerra.
E’ urgente che la comunità internazionale assuma le sue responsabilità verso la popolazione irachena ponendo fine alla occupazione e alle atrocità di cui è responsabile e favorendo il dialogo tra tutte le componenti del popolo iracheno. Solo questo dialogo può aprire la strada ad elezioni giuste, ad una vera sovranità e nel contempo isolare i terroristi che lavorano contro la stessa popolazione.

“Un ponte per…”ONG - piazza Vittorio Emanuele II, 132 00185 ROMA
tel.0644702906 mail to: uff-stampa@unponteper.it;
web: www.unponteper.it

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Presenza del dott. Di Paolantonio al Summit Mondiale dei Premi Nobel per la Pace

5 novembre 2004 Pubblicato da roberto

COMUNICATO STAMPA

Al Summit Mondiale dei Premi Nobel per la Pace che si terrà al Campidoglio dal 10 al 13 novembre p.v. parteciperà anche il medico italiano Michele Di Paolantonio nella delegazione dell’Internazionale Medici per la Prevenzione della Guerra Nucleare (IPPNW), organizzazione Premio Nobel per la Pace 1985.

Iscritto all’Ordine dei Medici della Provincia di Teramo, fece parte il 10 dicembre 1985 della delegazione medica mondiale presente in Aula, ad Oslo, per la consegna del Premio Nobel per la Pace 1985 a tale organizzazione. Curatore delle edizioni italiane del Rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità:”Effetti della Guerra Nucleare sulla Salute e sui Servizi Sanitari” e del Rapporto delle Nazioni Unite: “Armi Nucleari: studio onnicomprensivo”, durante il Summit 2003 presentò il rapporto inedito dell’Internazionale Medici “Danno Collaterale Continuo: gli effetti della guerra in Iraq sulla salute e sull’ambiente”, che fissava in 50.000 morti i costi in vite umane in Iraq dal marzo all’ottobre 2003. Il dott. Di Paolantonio, Presidente della Sezione Italiana dell’IPPNW, è membro del focus group dell’International Peace Bureau (IPB), la più antica organizzazione Premio Nobel per la Pace, che ha tenuto recentemente a Firenze il Seminario Mondiale su “Pace e Sicurezza Umana nella Riforma delle Nazioni Unite” le cui conclusioni note alle Nazioni Unite come “Florence Appeal” sono state consegnate al Presidente dell’Alta Commissione per la Riforma delle Nazioni Unite che sta concludendo a New York i suoi lavori. Il dott. Di Paolantonio è stato nel marzo 2003 tra i fondatori di IPB-Italia, presieduta dalla dott.ssa Fulgida Barattoni.

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The Beijing Declaration

25 settembre 2004 Pubblicato da roberto

Ricevo da Michele Dipaolantonio di IPPNW il testo ufficiale della “Dichiarazione di Pechino”, documento finale del Congresso Mondiale di Pechino, appena concluso, dell’Internazionale Medici contro la guerra nucleare.
La proposta centrale è la “Medical Road Map for Peace in Middle East”, concepita l’anno scorso, in maggio, a Roseto degli Abruzzi, nel corso di quello che ora è conosciuto nel mondo come il “Teramo Meeting” della Commissione Mediterranea dell’IPPNW.


The Beijing Declaration.
September 19, 2004

Adopted by the 16th World Congress
International Physicians for the Prevention of Nuclear War (IPPNW)

We, physicians and students from more than 40 countries, have met in China, a country rich in history and culture, to address pressing global threats to human security. They include the continued existence of nuclear weapons, terrorism and an increasing reliance on military force.

In an age of unjust globalization, nuclear war remains a real possibility. This risk is increased by the development of new generations of nuclear weapons, policies which explicitly allow the use of such weapons in a wider set of circumstances, the renewed development of missile defences and the likely weaponisation of outer space, the continued retention of thousands of nuclear weapons on high alert status and by the degradation of command and control systems. These factors render the risk of nuclear war greater than at the end of the Cold War.

At the Congress, we were honoured by the presence of Mayor Tadatoshi Akiba, Mayor of Hiroshima and President of the Emergency Campaign to Ban Nuclear Weapons. IPPNW strongly and actively endorses the campaign.

From our vantage point here in Beijing, we are particularly concerned about the growing proliferation threat on the Korean peninsula. The role of the Chinese government in advocating the resumption of six-party talks to resolve the crisis is a very positive development, and provides a constructive example. Similar political and diplomatic efforts - not pre-emptive military interventions - should also be applied to the conflicts in the Middle East, Africa, South Asia, and elsewhere.

Deaths and injuries from small arms and light weapons, land mines, and cluster munitions - numbering in the hundreds of thousands each year - represent a public health crisis in many countries and regions throughout the world.

In addition, the dark cloud of terrorism, in all its forms, looms over humanity, providing impetus to policies based on fear, repression and further violence. The prospect of nuclear terrorism remains real for as long as nuclear weapons exist and fissile materials remain outside of international control. It is imperative to ensure that the nuclear weapon states finally honor their commitments to eliminate their nuclear arsenals.

Undermining the rule of law undermines the security of all people. In particular, the notion of pre-emptive war must be rejected. We share the grave concerns of most of the international community, including UN Secretary General Kofi Annan, that the war against Iraq was illegal. We further believe that the continued occupation of Iraq and the daily violence and bloodshed resulting from this war must be resolved by the establishment of real sovereignty for the Iraqi people.

The decades-long, tragic conflict in the Middle East must be brought to a just and non-violent resolution. We call for an immediate renewal of peace negotiations between the government of Israel and the Palestinian Authority and we stand ready to support this process through the development of IPPNW’s own “Medical Road Map to Peace.” IPPNW condemns the acts of violence on both sides of the conflict, and demands the cessation of all activities that incite violence.

While global military expenditures are once again increasing, the ancient enemies of humankind - hunger, disease and poverty - claim millions of lives unnecessarily each year, including a disproportionately large number of children. Moreover, economic policies made in the developed world increase rather than reduce the growing gap between rich and poor nations. We call for substantial reductions in military expenditures and a transfer of these squandered funds toward investments in health and human welfare, consonant with the goal of the World Health Organization, “Health For All”.

We affirm our commitment to the abolition of all nuclear weapons, to the prevention of war, to the reduction of small arms violence, and to justice and equity for all people. We reject not only terrorism, but also war as a response to terrorism. We call on all physicians, medical students, and other health workers to join IPPNW in our medical mission to prevent nuclear holocaust and to pursue peaceful, non-violent resolutions to conflict. The need to do so is as urgent as ever before.


John Loretz
Program Director
International Physicians for the
Prevention of Nuclear War (IPPNW)
727 Massachusetts Ave., 2nd floor
Cambridge, MA 02139
(617) 868-5050, ext. 280
(617) 868-2560 (fax)

http://www.ippnw.org

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Iraq, rapite ragazze di un’organizzazione umanitaria

7 settembre 2004 Pubblicato da roberto

E’ con tristezza che ricevo la notizia del rapimento di Simonetta Pari e Simonetta Torretta, dell’associazione umanitaria “Un ponte per…”, attiva in Iraq fin dall’inizio dell’embargo USA e seguita da tempo dal sito di PeaceLink.

Anche in questa vicenda mi sorgono interrogativi, come già ebbi a pensare dopo il rapimento e l’uccisione di Enzo Baldoni. Possibile che ciò sia accaduto proprio a persone di cuore, dall’azione energica e appassionata per i deboli e gli indifesi dalle guerre e dall’ingiustizia del potere mondiale…? Non è che anche questo (come lo fu probabilmente nel caso di Ilaria Alpi) sia un metodo per “zittire” voci e presenze forse scomode, in scenari che vorrebbero non aver testimoni?

E’ anche per questo che la nostra azione, a tutti i livelli, per un mondo più umano e più giusto, deve continuare.

Facciamoci coraggio, donne e uomini dal cuore aperto, dal pensiero cosciente e dall’ideale di pace ancora acceso nelle nostre azioni… C’è sempre bisogno di noi, è ancora lontano il giorno in cui potremmo dirci disoccupati…

Qui trovate un articolo a firma Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink e membro del comitato scientifico di IPB-Italia.

Roberto Del Bianco

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Presenza di IPPNW al Summit Mondiale dei Premi Nobel per la Pace

24 agosto 2004 Pubblicato da roberto

Riceviamo dalla sezione italiana di IPPNW (International Physicians for the Prevention of Nuclear War) questo contributo, ricordando la partecipazione dell’organizzazione al Summit mondiale dei Premi Nobel per la Pace, tenuto a Roma a fine novembre 2003.

Di interesse i link ai documenti prodotti da IPPNW.


summit-2004-dei-premi-nobel-per-la-pace-con-a-dx-il-medico-italiano-michele-di-paolantonio-ippnw.jpgDal 28 al 30 novembre 2003 si è svolto a Roma, al Campidoglio, il Summit Mondiale dei Premi Nobel per la Pace, organizzato dal Comune di Roma e dalla Fondazione Gorbaciov, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica ed il Patrocinio della Presidenza della Camera dei Deputati e della Presidenza del Senato della Repubblica. Si sono tenute Sessioni su “Etica e Politica”, “Nuove Etiche Economiche e Sviluppo Sostenibile”, “Mercato Globale e Nuove Etiche Economiche”, “Nuove Etiche anche per la Scienza”.

In quest’ultima Sessione il dott. Michele Di Paolantonio, dell’IPPNW, Internazionale Medici per la Prevenzione della Guerra Nucleare, già membro della delegazione medica mondiale che ricevette il Premio Nobel per la Pace ad Oslo il 10 dicembre 1985, ha presentato il Rapporto dell’IPPNW, “Danno Collaterale Continuo: gli effetti della Guerra in Iraq sulla Salute e sull’Ambiente”, che ha quantificato in circa 50.000 i morti (militari e circa 9.000 civili per “danno collaterale”) dall’inizio della guerra del 2003 al 20 ottobre 2003.

Il Rapporto in italiano è pubblicato sul sito italiano dell’Internazionale Medici: www.geocities.com/ippnwitalia ed in inglese sul sito mondiale: www.ippnw.org.

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