9 marzo 2009 Pubblicato da roberto
L’8 marzo scorso l’Associazione è stata invitata dal Comune di Montelupo Fiorentino, già appartenente alla “Mayors for Peace” e passata tappa della nostra “mostra itinerante”. L’occasione è data dalle celebrazioni commemorative in ricordo di un episodio tragico della nostra Resistenza, la deportazione di numerosi cittadini verso il campo di sterminio di Mauthausen.
Qui sotto una breve riflessione a conclusione della cerimonia.
Vi sono luoghi dove la passata follia del fascismo e del nazismo sembra non avere avuto la risonanza storica pure ad essi dovuta. Noi tutti ricordiamo ad esempio le tragedie di Marzabotto, le fosse Ardeatine… eppure ogni paese ha pianto i suoi morti!
8 marzo, allora, a Montelupo Fiorentino; e non, come si potrebbe credere, per la “festa della donna”. Ché per la “città della ceramica” nei pressi di Firenze questa data ricorda ben altro anniversario. Nei giorni tra il 4 e l’8 marzo 1944 infatti, a seguito degli scioperi indetti pochi giorni prima contro la guerra (vedi ad esempio qui per approfondire), le autorità tedesche e fasciste operarono rastrellamenti in tutta la zona, che portarono a Montelupo all’arresto di 30 persone, e per 21 di esse iniziò un viaggio drammatico verso Mauthausen.
… Che dire di questo giorno? Non sono solo i libri di storia a dover mantenere memoria di questi fatti ma soprattutto noi stessi, umani della nostra epoca. Anche se ci crediamo più buoni, più bravi; anche se riteniamo tutto questo oramai frutto di follie del passato.
La storia si ripete, e anche il nostro mondo globale e interconnesso genera tuttora i germi di nuove dittature e nuove follie. E’ compito di noi umani pensanti far tesoro degli orrori vissuti e raccontati, cercando di concretizzare l’urlo che dalle menti sbigottite richiama ancora: “Mai più!”.
Nota: E’ online (link a sito esterno) l’album fotografico delle immagini scattate durante il corteo e la cerimonia commemorativa.
Vedi anche: Si presenta il “Libro dei deportati”: è la prima volta per la Toscana
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15 luglio 2006 Pubblicato da roberto
Dopo la rinuncia del Comune di Empoli ad ospitare la mostra fotografica e multimediale “La lunga ombra del sole di Hiroshima”, essa rimane a Gallicano (LU) dov’era già esposta, fino alla fine del mese di luglio.
Un’occasione, perché no, anche culturale oltre che vacanziera, per chi volesse, insieme, visitare la Garfagnana e soffermarsi sulle immagini e sui video che raccontano le vicende di 61 anni fa e che rammentano il rischio atomico sempre attuale.
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3 luglio 2006 Pubblicato da roberto
E’ iniziato con un incontro pubblico, ieri 2 luglio 2006, il “soggiorno” della mostra itinerante nel paese di Gallicano in provincia di Lucca. Presenti oltre al Sindaco Maria Stella Adami, il professor Aldo Zanchetta della scuola di Pace prov. di Lucca, e la consigliera Fulgida Barattoni di IPB-Italia (vedi foto).
“Non esiste una via per la pace, la pace è la via” è stato il titolo del dibattito che ha preceduto l’inaugurazione della mostra allestita presso la sala consiliare del Comune.
Questo evento è stato tra gli ultimi di una lunga rassegna di avvenimenti, che hanno visto il paese di Gallicano impegnarsi fin dal 20 giugno scorso in conferenze, spettacoli e altre attività.
La mostra “La lunga ombra del sole di Hiroshima” rimarrà comunque esposta al pubblico fino al 14 luglio.
Nota: Guarda le immagini! della mostra della conferenza
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12 giugno 2006 Pubblicato da roberto
“Una Favola per la Pace” a Pineto
La data del 10 giugno 2006 rimarrà, nella storia del Premio Letterario Internazionale “Una Favola per la Pace”, particolarmente significativa.
Infatti nel corso di un’apposita conferenza stampa tenutasi a Pineto, la ridente cittadina balneare in Provincia di Teramo, il Sindaco Luciano Monticelli ha sottoscritto, con la Presidente di IPB-Italia Fulgida Barattoni, il Protocollo d’intesa per il trasferimento delle prossime edizioni del Premio stesso da Lugo di Romagna a Pineto degli Abruzzi.
“Un importante cambiamento di sede –ha sottolineato la Presidente di IPB-Italia– frutto di una profonda riflessione della dirigenza del nostro Ufficio Nazionale: la decisione centrale di far emergere alla pubblica attenzione e offrire una maggiore visibilità all’azione di pace e alle realtà dei piccoli centri, perché sia ben compreso che la Pace non è solo un tema affrontato da elite culturali di qualche grande città ma un desiderio forte e diffuso su tutto il nostro Paese, trova oggi una sua ulteriore e concreta applicazione anche alla luce del forte impegno assunto proprio dal Comune di Pineto quale “Comune Operatore di Pace” e dalla sua azione concreta e propositiva in favore della Pace. Il nostro Premio letterario, che gode ormai di una qualche risonanza non solo sul territorio nazionale, continua a coinvolgere, nella sua missione indiretta di “Peace education”, la fantasia e l’intelligenza di molte donne, uomini e bambini per progettare un mondo migliore ed un futuro senza paura. Vogliamo che anche le genti di queste terre possano dire la loro e sentirsi idealmente vicini a tutti i cittadini di buona volontà del mondo che, ognuno con la sua storia, la sua cultura, la sua sensibilità, partecipano di questa architettura di pace.”
Importante l’intervento dell’Assessore alla Pace di Pineto Giancarlo Alonzo, che, ripercorrendo per tappe la storia di Pineto “Comune Operatore di Pace”, la sua adesione alla Campagna mondiale “Mayors for Peace” e tracciando le linee guida dell’Amministrazione Comunale nell’azione futura in tema di solidarietà e cooperazione internazionale, ha puntualizzato quanto sia importante la “scommessa” su questi importanti valori planetari anche per una piccola comunità.
Alle ore 21,00, presso il locale Teatro Polifunzionale -nel corso della serata finale del “Dolci Romori-Jazz Festival”- ha trovato spazio, tra gli apprezzatissimi virtuosismi musicali di Marco di Battista e Giuseppe Berardi e quelli di Roberto Gatto e Greg Burk, anche la lettura, curata dal giovane Marco Tiberio, di alcune favole premiate nella seconda edizione del Premio tratte dall’ancor fresca di stampa antologia e le proiezioni di “Per chi suona la sirena” VideoPoem di Massimo Toschi, premiato nella I edizione. e di “Piccoli sogni di carta contro la guerra” il corto autoprodotto da IPB-Italia per la mostra itinerante “La lunga ombra del sole di Hiroshima”-immagini per non dimenticare.
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22 maggio 2006 Pubblicato da roberto
Prosegue il viaggio tra i Comuni della mostra fotografica e multimediale “La lunga ombra del sole di Hiroshima”. Mentre scriviamo essa è ospitata dal Comune di Borzonasca nell’entroterra del Tigullio in provincia di Genova. Ad essa è stato abbinato, nella giornata di sabato 20 maggio, un incontro con alcune scolaresche delle scuole medie del Tigullio che hanno trascorso una mattinata intensa, visionando i documentari video abbinati alla mostra e partecipando alla successiva conferenza-dibattito tenuta dal Segretario generale di IPB-Italia Roberto Del Bianco e illustrante la storia del nucleare da Hiroshima ai giorni nostri.
La conferenza è stata ripresa dalle telecamere di una emittente televisiva locale, Entella TV.
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