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Partiti alla volta dell’Iraq

14 marzo 2010 Pubblicato da roberto

Nella giornata di ieri 13 marzo la delegazione dei membri della nuova “Mission” di pace ha iniziato il suo viaggio alla volta di Sulaimaniya, nel Kurdistan iracheno. Organizzata dall’International Peace Bureau, la più antica federazione di organizzazioni e associazioni per la pace con sede a Ginevra, parteciperà alle celebrazioni della strage della popolazione di Halabja operata con gas chimici da Saddam nel 1988.
Questa Mission rappresenta la continuazione di un percorso iniziato nel 2006 e che in questi anni ha avuto sviluppi inaspettati: grazie all’interessamento e la collaborazione di Regione Toscana, Comune di Firenze e ospedale Meyer, in questa regione del nord Iraq è stata possibile la costruzione di quattro ospedali la cui alta specializzazione in campo radioterapico e oncologico sarà di grande aiuto anche per la cura delle stesse vittime sopravvissute agli eccidi di Saddam.
Ai colloqui con le autorità locali parteciperanno, per il Comune di Firenze, la Presidente della Commissione Pace Susanna Agostini, mentre l’IPB di Ginevra sarà rappresentato dallo stesso Presidente Thomas Magnusson.
Nella delegazione ricordiamo inoltre Fulgida Barattoni attuale Presidente di IPB-Italia, ufficio italiano dell’organizzazione, assieme a diversi altri membri. Si affiancheranno inoltre alcuni operatori economici italiani che avranno colloqui con i corrispondenti locali. Ricordiamo che la regione autonoma del Kurdistan iracheno ha vissuto marginalmente le vicende della guerra e la loro spinta al progresso economico e sociale rappresenta una priorità per risollevarsi rapidamente dal lungo periodo di sofferenze e distruzione.

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Ritornando nel Kurdistan

11 marzo 2010 Pubblicato da roberto

E’ imminente il nuovo viaggio nel Kurdistan iracheno organizzato da International Peace Bureau, anche quest’anno invitati per il 16 marzo prossimo alla cerimonia dell’anniversario della strage di Halabja. E’ una conferma ulteriore dei rapporti sempre più stretti con la regione autonoma nel nord Iraq, che vede come interlocutori privilegiati, la nostra associazione oltre che istituzioni italiane.

Questa volta il viaggio porterà alcune novità. Sarà infatti presente nella delegazione anche Thomas Magnusson, il Presidente dell’International Peace Bureau mondiale, mentre si affiancheranno alcuni imprenditori italiani negli incontri con le locali istituzioni.

Un collage da immagini della Mission del 2006

Ricordiamo che lo scorso anno le stesse Nazioni Unite hanno riconosciuto alla città di Halabja lo status di “città martire” mentre il sindaco Khder Kareem è entrato nella rosa dei Vicepresidenti di “Mayors for Peace”, l’organizzazione sorta nel 1982 ad opera dei Sindaci di Hiroshima e Nagasaki allo scopo di abolire nel mondo le armi nucleari. La testimonianza della strage operata con armi chimiche nel 1988, su Halabja e su diverse aree della regione curda, aiuta nell’innalzare l’attenzione dell’organizzazione sulla necessità stringente di considerare nel loro insieme tutte le armi di distruzione di massa, nucleari, batteriologiche e chimiche.

Nota: Nei prossimi giorni cercheremo di aggiornarvi tempestivamente sulle ultime novità che proverranno dai membri della delegazione.

Stay tuned!

Membri della delegazione:

Fulgida Barattoni

Delegation leader

IPB – Council Member

Luciano Scambiato Licciardi

Delegation coordinator IPB St. Comm.ttee

Tomas Magnusson

IPB President

Maria Pia Indelicato

IPB Member

Massimo Viola

FEDER.CO.MED Found and reporter

Andrea Misuri

IPB Member

Salvatore Vella

IPB Member – Banking Expert

Susanna Agostini

Florence Mayor Representative

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Aiuti ed esperienza nel Kurdistan iracheno

30 dicembre 2009 Pubblicato da roberto

Dal Comune di Firenze apprendiamo una notizia importante.

Una delegazione di medici, fisici, tecnici, infermieri è in partenza per Sulaimaniya, l’antica capitale del Kurdistan iracheno. Il team che porterà aiuti ed esperienza nel centro radioterapico e oncologico della cittadina irachena partirà il 4 gennaio e si fermerà circa tre mesi. (leggi tutto il comunicato stampa)

           Giova ricordare come questa iniziativa ha origini lontane. Dal viaggio che IPB-Italia, assieme alla delegazione italiana dei Sindaci per la Pace, intraprese nel marzo 2006 in quelle terre dell’Iraq settentrionale, invitata dal sindaco di Halabja per il ricordo della strage del 1988. Dalle circostanze fortuite che permisero il contatto tra la First Lady irachena e presidente della locale organizzazione “Save the children” con l’allora direttore dell’ospedale pediatrico fiorentino Meyer, Paolo Morello. Dai successivi incontri in Italia di esponenti istituzionali di rilievo, con l’avvio di progetti di cooperazione sanitaria e di promozione di culture di pace.

“La cooperazione - afferma la presidente della Commissione Pace del Comune, Susanna Agostini - è fondamentale per creare la pace a vari livelli e le istituzioni svolgono un ruolo fondamentale per mettere in relazione i saperi. Questo è un momento importante di verifica della concretezza del lavoro di cooperazione che stanno svolgendo Mayors for Peace e International Peace Bureau-Italia. Quando si trova il denominatore comune della volontà e delle potenzialità di operatori di pace e istituzioni, si crea la risposta immediata ai bisogni impellenti. La sinergia vera si realizza quando si riesce a interfacciarsi con realtà differenti e si mettono in relazione i bisogni con i saperi. Così nasce l’amicizia eterna fra i popoli”

Ed è una “reazione a catena” in positivo che continua.

Vedi anche:

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Peace is in our hands

30 novembre 2009 Pubblicato da roberto

peace_is_in_our_hands

Ecco una bella notizia. A Mazzarino, città già da tempo inserita nel circuito internazionale dei “Mayors for Peace” e quindi impegnata, assieme a tante altre, nella promozione di progetti culturali di pace, s’è tenuta, nei giorni 26 e 27 novembre scorsi, un’importante conferenza. E arricchita dalla presenza di rappresentanti istituzionali provenienti anche da regioni mediorientali di solito pensate, dai media e dall’opinione comune, terreni esplosivi di destabilizzazione mondiale.

Riportiamo qui sotto il testo dell’introduzione al programma della conferenza; a breve arriveranno aggiornamenti dalla stampa.

Sessantaquattro anni dopo lo scoppio della prima bomba atomica sulla città di Hiroshima gli arsenali nucleari continuano a minacciare il globo terrestre.
Abbiamo la possibilità di scegliere tra accettare che le nazioni investano in armamenti nucleari e chimici le risorse che non destinano alla sopravvivenza delle popolazioni più deboli , o invece cercare di indirizzare i governanti verso la completa abolizione dei suddetti armamenti.
Un segno di inversione di marcia internazionale si è vista nel 2009, con l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace al Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama, per il suo impegno verso una riduzione e abolizione degli armamenti.
Partendo da questa considerazione Peace is in our hands, nell’antica cittadina di Mazzarino, ha istituito una tavola rotonda in cui i Sindaci - espressione primaria ed immediata della Società Civile - si confronteranno su questa tematica attuale e di rilevanza internazionale: l’abolizione delle armi di distruzione di massa.
L’International Peace Bureau, Premio Nobel per la Pace nel 1910, modererà l’intervento delle delegazioni provenienti da diversi Paesi del continente.
Sono state confermate le presenze fondamentali di altre associazioni ed organizzazioni come “Mayors for Peace”, “I bambini del mondo” Onlus, il premio Nobel per la Pace nel 1985 IPPNW (International Physicians for the Prevention of Nuclear War).
Inoltre, sono previsti importanti incontri con le maestranze locali, ConfCommercio, ConfIndustria e ConfArtigianato: da “Peace is in our hands” possono nascere sinergie e futuri rapporti di collaborazioni tra le diverse comunità intervenute, sempre nell’ottica di favorire, con interventi mirati, le condizioni di pacificazioni che scaturiscono dal ristabilimento delle condizioni di intimo e personale benessere delle popolazioni.

Sì; la pace è - o potrebbe essere - nelle nostre mani. Con l’impegno e la volontà concreta di lavorarci, tutti assieme.

Per approfondire:

In English:

Dal sito del Comune di Mazzarino (link e comunicati stampa):

Rassegna stampa online:

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La visita in Italia di Khder Kareem

12 settembre 2009 Pubblicato da roberto

“A bocce ferme”, al termine degli incontri col Sindaco di Halabja. Una testimonianza contro le armi di distruzione di massa e un lavoro concreto nell’immediato sanitario del Paese.

kif_0481_1Khder Kareem, sindaco di Halabja e Vice-Presidente dell’organizzazione mondiale dei “Mayors for Peace”, di nuovo in Italia. Un tour d’incontri e conferenze stampa, oltre che un impegno “dietro le quinte” nella preparazione di un documento per le Nazioni Unite. E in ogni caso, anche qua tra noi, testimonianza attiva di ciò che la “città martire” del Kurdistan iracheno ha da offrire al mondo.

Un primo passaggio “in amicizia” a Firenze e Campi Bisenzio nei giorni 28 e 29 agosto poi la vera prima tappa ufficiale a Lugo di Romagna, la storica sede di IPB-Italia – l’ufficio autonomo dell’International Peace Bureau che da alcuni anni ha posto un’attenzione particolare verso le vicende del Kurdistan e dell’Iraq e che collabora con i “Mayors for Peace” nella possibile convergenza degli sforzi di disarmo da tutte le “armi di distruzione di massa”. Nei giorni successivi il Sindaco è poi giunto in Sicilia, ospite presso diversi Comuni dell’isola. Ultima tappa di Mohammed Kareem, il giorno 7 settembre, di nuovo a Firenze dove ha incontrato - seppure in forma privata - diverse figure istituzionali della città (vedi comunicato del Comune di Firenze).

“E’ importante che tutte le Nazioni, le agenzie delle Nazioni Unite, le Associazioni non governative, lavorino con forza assieme alla Convenzione contro le armi biologiche (BWC) per porre sotto controllo la produzione, trasferimento, destinazione finale di sostanze che sappiamo possono venire usate nella produzione di armi biochimiche. Le tecniche di guerra nel nuovo secolo saranno sempre più improntate all’uso delle armi chimiche e batteriologiche, perché piccole, facilmente trasportabili, poco costose e con potere distruttivo altissimo.”

Già da tempo si va cercando un approccio convergente nello sforzo di eliminazione di quelle che nel gergo vengono appunto definite “armi di distruzione di massa” cioé non solo atomiche ma anche batteriologiche e chimiche. L’attuale Sindaco della cittadina che fu colpita con bombe chimiche da Saddam nel 1988, si fa allora portatore presso le Nazioni Unite (attraverso un documento comunque consegnato a Ginevra) del grido del suo popolo, che si associa quindi al “Mai più!” scandito negli anni dal mondo dopo gli “assaggi di olocausto nucleare” cui furono vittime nel 1945 le città di Hiroshima e Nagasaki.
Di recente Mr. Khder è entrato, con l’incarico di Vicepresidente, nel Board direttivo dell’associazione dei “Mayors for Peace”, che – fondata nel 1982 dai Sindaci delle due città giapponesi – lavora nel mondo per un sempre più stretto legame tra i Primi Cittadini per il rigetto totale dell’arma atomica. Le Nazioni Unite l’anno scorso hanno riconosciuto ufficialmente a Halabja lo status di “città martire” e il 16 marzo di ogni anno, anniversario della strage, verrà ricordato nell’Assemblea.

Nota: L’articolo è pubblicato anche nel sito di Peacelink

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