Insieme per la ricostruzione dell’Iraq
Pianosa 19 e 20 agosto 2006
Convegno promosso da Mayors for Peace - Sindaci per la Pace, International Peace Bureau, Fondazioni Antonino Caponnetto e Sandro Pertini.
Hanno partecipato:
Delegazione Iraq:
- Ministero degli Esteri del Governo dell’Iraq Fawzia Al Attia rappresentante del Sottosegretario
- Parlamento del Kurdistan Mahtab Hussein responsabile delle relazioni internazionali
- Camera di Commercio di Erbil (Kurdistan) Dilzar R. Husen
Comunità curda/IPB – Venezia:
- Gulala Salih - Mediatore culturale Comune di Venezia
- Nadhim Rashid - Asl di Venezia
delegazione Italia “Mayors for Peace”:
- Leonardo Domenici - Sindaco di Firenze e Vice MfP - rappresentato da Susanna Agostini
- Fiorella Alunni - Sindaco di Campi Bisenzio (Fi)
- Edoardo Masetti - Sindaco di Marzabotto (Bo)
Governo Italiano - Ministero della Salute:
- Maria Paola Di Martino - Direttore generale per i Rapporti con l’Unione Europea e per i Rapporti Internazionali
Fondazione Ime:
- Paolo Marchese Morello - Direttore Generale dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze
- Lettera di adesione al convegno della Regione Lazio
International Peace Bureau:
- Tomas Magnusson - Vice presidente internazionale
- Fulgida Barattoni - International Peace Bureau - Italia
- Alberto Barbero
- Roberto del Bianco
- Luciano Scambiato
- Lara Alpi - Giornalista
- Katia Medri - Interprete
- Andrea Misuri - Dip. Regione Toscana - Direzione Generale Diritto alla Salute
Fondazioni Caponnetto e Pertini:
- Elisabetta Baldi Caponnetto
- Domenico Bilotta
- Maria Galioto
Altri istituzioni, associazioni e operatori sanitari:
- Giovanna Ruscito - Circoscrizione 1 Firenze - Presidente commissione sistemi educativi
- Federica Masi e Fabio Laurenzi - COSPE - Cooperazione Sviluppo Paesi Emergenti
- Massimo Barattini-U.O.Anestesia/Rianimazione ASL10– Esperienza in Afganistan
- Giovanna Zatelli - Dirigente SS di Fisica Sanitaria Asl di Firenze
- Nadia Conti - Consigliera Comune Campi Bisenzio – volontariato
Archeologia Viva:
- Piero Pruneti - Direttore rivista
Hanno contribuito al confronto altri soggetti presenti:
dirigente Croce Rossa Italiana, direttore dell’Istituto penitenziario di Pianosa, direttore didattico del Carcere Porto Azzurro e referente Cooperativa S. Giacomo, rappresentante dell’Ente Parco dell’Arcipelago.
L’iniziativa, a partire dalla composizione dei partecipanti, è stata finalizzata all’avvio di un tavolo aperto, necessario a caratterizzare le azioni da porre in essere attraverso il confronto continuo tra istituzioni e organizzazioni delle società civili italiane e irachene che si impegnano nel progetto.
Si potrà così contribuire concretamente ad armonizzare le singole attività sul territorio, tenendo conto dei diversi contesti, efficacemente descritti dalle rappresentanze irachene presenti al convegno. La situazione complessiva richiede congiuntamene interventi di emergenza e di riorganizzazione strutturale.
A conclusione dei lavori sono state individuate le seguenti 5 priorità:
1 ) Soluzione del conflitto/Educazione alla Pace
Promuovere un cambiamento culturale rivolto alla convivenza pacifica.
La strategia operativa di questa prima fase richiede di avviare intensi rapporti con le istituzioni (sindaci per la pace, istituzioni centrali, regionali e territoriali di primo livello, responsabili delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, organizzazioni e associazioni della società civile) allo scopo di facilitare le relazioni fra le diverse etnie anche realizzando semplici eventi d’incontro.
Il convegno internazionale “I kurdi promuovono il dialogo interetnico per la pace in Iraq” che avrà luogo in Sulaymanyia il 14/04/2007, promosso dai sindaci iracheni e italiani aderenti alla Mayors for Peace e da IPB-Italia, sarà anche l’opportunità concreta d’incontro di tutti i partner istituzionali (italiani e iracheni) necessari al processo costruttivo.
In un contesto reso favorevole dall’impegno delle istituzioni locali e centrali volto alla pacificazione nazionale, saranno originati una molteplicità di interventi di peace education, anche di piccola portata, specifici e mirati alle caratteristiche umane e culturali delle popolazioni. Ciò potrà avvenire anche attraverso un’opera di formazione dei formatori, con una particolare attenzione verso l’educazione scolastica e la società civile organizzata in associazioni.
2) Cooperazione per la salute e servizi socio-sanitari
Dare il sostegno alla realizzazione di un nuovo sistema sanitario che sia basato sulla prevenzione e sull’accessibilità, equità e qualità dell’assistenza socio sanitaria irachena.
Con il contributo dell’Università avviare una specifica ricerca per il risanamento ambientale allo scopo di prevenire danni genetici derivanti dall’inquinamento del suolo dovuto all’uso di armi chimiche e batteriologice soprattutto nel territorio del Kurdistan.
Tenuto conto degli interventi in atto da parte di istituzioni italiane e internazionali, in particolare dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dal convegno emerge l’opportunità di attivare un sistema d’interventi in rete. Attraverso una governance istituzionale, quale migliore garanzia di continuità, non frammentazione di interventi e inclusione di tutti i bisogni dell’intera popolazione. Dovrà essere altresì contestualmente sostenuto l’aggiornamento tecnologico e professionale di operatori socio-sanitari e specialisti in qualità ambientale.
Allo scopo di garantire il recupero di serenità e salute del popolo iracheno, è necessario che fin da subito sia avviato, possibilmente anche con il contributo dell’esercito italiano ancora presente, lo sminamento del territorio. Ascoltata la denuncia relativa alla presenza diffusa di mine inesplose, presenti nei luoghi di vita e lavoro delle persone, come fonti di quotidiani drammi umani.
Con l’impegno delle Città italiane i cui Sindaci aderiscono alla Mayors for Peace, potrà essere promossa la costruzione di nuove infrastrutture necessarie ad attivare nuovi servizi. Le iniziative della Mayor for Peace, inoltre, potranno garantire azioni che sottolineino il carattere trasversale della tutela della salute attraverso specifici progetti come: ambiente e salute, donne e salute, infanzia e salute, economia e salute, povertà e salute, lavoro e salute, pari opportunità e salute.
3) Politiche per la legalità e la democrazia
La situazione generale in Iraq, evidenziata anche dalla rappresentanze irachene, è caratterizzata da una diffusa vulnerabilità della popolazione. La guerra e le sanzioni economiche hanno indebolito gravemente l’economia, le infrastrutture, i servizi sociali e sanitari.
Unanime condivisione è stata espressa sull’esigenza di supportare ogni iniziativa volta alla ricostruzione. Con trasparenza e con regole certe. Per scongiurare che il passaggio da un mercato di guerra ad un mercato di sviluppo possa aprire la strada a poteri forti estranei al percorso democratico.
4) Politiche riguardanti la condizione femminile e le pari opportunità
Pressante è la richiesta di percorsi innovativi coerenti con una concreta politica di pari opportunità. Sono state fortemente recepite le necessità di definire regole certe per attivare azioni di empowerment a garanzia di libertà individuale, cittadinanza nazionale e internazionale, senza distinzione di genere.
Il tavolo ha fatto emergere la concreta possibilità di cooperazione e incontro tra le esperienze maturate in Italia e in Europa nelle istituzioni e nella società civile e le esperienze associative e formative delle donne presenti sul territorio iracheno.
In particolare è stata approfondita l’opportunità di promuovere forme di cooperazione per lo sviluppo economico a partire dalle imprese e dalle attività autonome, attraverso forme cooperativistiche d’impresa e lavoro femminile.
5) Politiche per lo sviluppo economico
Il partnerariato economico tra Italia ed Iraq potrà essere in primo luogo un contributo alla richiesta di regole certe e trasparenti nelle questioni di mercato. Nelle zone soggette a minori tensioni conflittuali è stata sottolineata l’opportunità di promuovere l’apertura di uffici bilaterali per il commercio e lo sviluppo di scambi. Questi uffici potranno costituire strumenti atti a richiamare l’attenzione di imprese italiane là dove investitori francesi e tedeschi sono già presenti.
Il turismo e la scoperta di importanti siti archeologici potranno diventare progetti volti alla conoscenza, allo sviluppo culturale ed economico,oltre ad incentivare la conciliazione rispetto ad un popolo che vive in un territorio ancora sede di conflitto.
Istituzioni e associazioni con particolari esperienze nel campo della cooperazione allo sviluppo economico potranno essere preziosi garanti di trasparenza e referenti per avviare il complesso processo, necessario alla ricostruzione.
Soggetti referenti:
Il presente documento, nella stesura finale condivisa da tutti i partecipanti, sarà presentato a:
- Governo Italiano e Governo Iracheno. In particolare ai Ministri degli Affari Esteri, Salute, Pari Opportunità, Attività Produttive, Pubblica Istruzione.
- Tutti i Sindaci italiani e iracheni aderenti alla Mayors for Peace.
Sottoscrittori per soggetti promotori:
- Mayors for Peace: Leonardo Domenici, Fiorella Alunni, Edoardo Masetti, Susanna Agostini
- Ministero della Salute: Maria Paola Di Martino
- Ime /Az. Ospedaliera Meyer: Paolo Morello Marchese
- IPB: Fulgida Barattoni
- Fondazioni Caponnetto e Pertini: Elisabetta Baldi Caponnetto
- Cospe: Federica Masi
Si stabilisce che il tavolo nato da questo convegno rimane aperto al contributo di istituzioni, associazioni e persone che vorranno aderire, condividendo con i promotori azioni e scopi.
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Un pensiero che condividiamo
La Signora Elisabetta Caponnetto, al termine del convegno, che ha seguito in tutte le sue fasi, ha voluto esprimere i propri sentimenti con una frase scritta dal giudice Antonino Caponnetto:
“Una lunga strada ci attende, dovremo percorrerla tutti insieme mano nella mano”.
Nota: Il documento originale (formato .DOC) è reperibile qua:
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