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L’elenco delle favole premiate, menzionate e segnalate

25 ottobre 2006 Pubblicato da roberto

Finalmente online l’elenco dei testi premiati e segnalati del Premio letterario “Una favola per la pace”.

SEZIONE ADULTI

  • Prima Classificata: La notte dei sogni d’amore - di Valeria Celli da Bologna
  • Seconda Classificata: Notte misteriosa in cucina - di Renata Franca Flamigni da Forlì
  • Terza Classificata: E il Grande Architetto chiamò Eclissi… - di Nedo Corsini da Lizzano Pistoiese
  • Premio speciale: La mia pace - di Mirko Facchinetti da Albino

Favole Menzionate:

  • Alfio Totano di Roberto Masini da Rimini
  • Le ragioni della Foresta di Pietro Bivona dal carcere di Sollicciano, Firenze
  • Vieni a giocare con me! di Giovanna Vespignani da Bagnacavallo

Favole Segnalate

  • Yuri Romanus Pontifex Maximus di Luciano Acidini da Bagno a Ripoli
  • Sulla Pace: Rime a tegola di Valeria Gonnella da Orentano
  • I fiori dell’arcobaleno di Caterina Branda da Torino
  • La favola di Tic e di Tac di Luigi Lanosi Giada da Faenza
  • Romenhoff di Massimo Begnoni da Povegliano Veneto
  • Due angelici pargoletti di Giovanni Fossà da Ravenna
  • Senza titolo di Francesca Gennari da Mirandola
  • La strega Zizzania di Mara Rossi da Granaglione
  • De humanis condicionibus di Lucia Cappucci da Rossetta di Fusignano

UNA FAVOLA GIOVANE - sezione Scuole Primarie

  • Prima Classificata: Un sogno… non solo mio! - di Claudia di Marco da Mazara del Vallo
    Scuola Primaria Statale “G.B. Quinci” IV Circolo Didattico, Mazara del Vallo
  • Seconda Classificata: Cristallina e l’anello magico - di Letizia Brici, Erika Giani, Beatrice Pranzetti
    Scuola Primaria “Lagomaggio”, 1° Circolo Didattico di Rimini
  • Terza Classificata: Pappagalli - del Laboratorio di scrittura creativa della Classe I
    Scuola primaria di Oleggio
  • Menzione speciale: La pace - di Merdia Hakim, da Erbil, Iraq

Favole Menzionate

  • Costruire la pace - del Laboratorio della Classe V, Scuola primaria “G.Modugno”, Monopoli
  • Dramuth, l’anello dell’equilibrio - di Mattia Cabano, Scuola primaria paritaria “Calasanzio”, Genova

UNA FAVOLA GIOVANE - sezione Scuole Secondarie di primo grado

  • Prima Classificata: Il rovo premuroso - di Claudia Mariella da S.Vito
    Scuola Secondaria di Primo Grado “A.Volta”, Taranto
  • Seconda classificata ex aequo: Il liberatore di Fabulandia - di Maria Giuseppina Bovenzi
    Scuola Secondaria di Primo Grado di via Settembrini, Cancello Arnone
  • Dentro il diario - di Fabiola Fochi
    Scuola Secondaria di Primo Grado “Garibaldi-Matteucci”, Campi Bisenzio
  • Terza classificata: La Favola della pace - di Matteo Valerio Celotti
    Scuola Secondaria di Primo Grado “S.Umiltà”, Faenza
  • Menzione speciale: Il fiore più bello - di Alba Donigaglia
    Scuola Secondaria di Primo Grado “S.Umiltà”, Faenza

Favole Menzionate

  • La banda di musicisti - di Alba Bruno, Istituto Comprensivo “A. Baccelli”, Tivoli
  • La rosa della pace - di Cristina Lauciello, Scuola Secondaria di Primo Grado “L.Graziani”, Bagnacavallo
  • I due amici e l’orso - di Serena Tardiota, Scuola paritaria “S. M. Ausiliatrice”, Taranto
  • Una favola sulla pace - di Mauro Pinardi, Scuola Secondaria di Primo Grado “F. D’Este”, Massa Lombarda

UNA FAVOLA GIOVANE - sezione Scuole Secondarie

  • Prima Classificata: Spazio infinito - di Elisa Masinara da Casalecchio di Reno
    Liceo “Leonardo da Vinci”, Casalecchio di Reno
  • Seconda Classificata: Il regno perduto - di Francesco Gurini
    Istituto tecnico Commerciale “D. Bramante”, Pesaro
  • Terza classificata: Frammenti di cuore - di Elena Bartolini
    Liceo classico “Dante Alighieri”, Ravenna
  • Menzione speciale: Gli uccelli di Stinfalo - di Elia Tazzari
    Liceo classico “Dante Alighieri”, Ravenna
  • Opere Menzionate: Irene - di Irene Resca
    Liceo-ginnasio “G.Cevolani”, Cento

PREMI SPECIALI

  • Premio Speciale Città di Lugo: Sarà contento Omero - di Marcello De Luigi da Mantova
  • PREMIO SPECIALE città di Fusignano: L’albero di Selim - di Luisa Turchi da Rimini
  • PREMIO SPECIALE CITTà DI Campi Bisenzio “NESSUNO SI SENTA ESCLUSO”: Io, Martin -Pagina di diario- - di Martin Lazri dal carcere di Sollicciano, Firenze
  • PREMIO SPECIALE città di PINETO: Pantafavola per la Pace - di Lucia Baldini da Lugo
  • PREMIO SPECIALE ASSOKIPLING “UN SORRISO PER LA PACE”: Il cannone Gedeone - di Riccardo Baruzzi da RavennaMenzioni
    • Quanto giovani erano i ragazzi di Luigi Vitale dal carcere di Sollicciano, Firenze
    • Amore e Pace di Lorenzo Madonna dal carcere di Forlì
    • Magie d’amore delle Prime Classi della Scuola Primaria di Valverde
  • PREMIO SPECIALE ANIOC: La parola pace di Anna Colombo da Lomazzo
  • PREMIO SPECIALE “HERA”: La pace di Manuel Sabellico dal carcere di Forlì

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Concluso il 17mo Congresso Mondiale IPPNW

14 ottobre 2006 Pubblicato da roberto

“SE VUOI LA PACE, LAVORA PER LA SALUTE”
E’ il titolo del documento finale (clicca su “Leggi tutto”!) scaturito dal 17° Congresso Mondiale dell´Internazionale Medici per la Prevenzione della Guerra Nucleare (IPPNW), tenutosi a Helsinki tra l’8 e il 10 settembre 2006.

IPPNW (International Phisicians for the Prevention of Nuclear War) è un’organizzazione di medici e specialisti a livello mondiale che lavora attivamente per la prevenzione di futuri conflitti atomici, secondo le proprie specificità professionali.


SE VUOI LA PACE, LAVORA PER LA SALUTE

Dichiarazione del 17mo Congresso Mondiale
dell´Internazionale Medici per la Prevenzione della Guerra Nucleare

Helsinki, Finlandia, 8-10 settembre 2006

Piu di 60 anni fa, i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki notificarono al mondo che stiamo vivendo in un tempo terribile. Piu´di 40 anni fa, medici e scienziati descrissero come una guerra nucleare ucciderebbe decine di milioni di persone indiscriminatamente, distruggerebbe intere societa´ed ecosistemi, e causerebbe cancri e danni genetici nelle generazioni ancora non nate. Nel tempo abbiamo appreso che, nel caso peggiore, uno scambio nucleare che coinvolgesse migliaia di testate nucleari causerebbe un inverno nucleare che porterebbe all´estinzione dell´umanita´.

Quasi dal momento che le prime foto di Hiroshima e Nagasaki vennero pubblicate, il popolo del mondo comincio´ad organizzarsi per richiedere che queste armi di sterminio di massa non venissero usate mai piu´. L´appello radiofonico del 1957 del dr. Albert Schweitzer di protesta contro le armi nucleari – che lui chiamo´la sua Dichiarazione di Coscienza – getto´le basi mediche e morali per l´abolizione delle armi nucleari e della guerra stessa.

Mentre l´IPPNW riunisce il suo 17mo Congresso Mondiale ad Helsinki, le scelte tra guerra e migliori percorsi di pace, salute, e sicurezza per il popolo di tutto il mondo – addirittura la stessa sopravvivenza dell´umanita´ sulla terra – sono tanto urgenti come non sono mai state fin dalla fine della Guerra Fredda.

Il Medio Oriente ha appena sofferto un altro parossismo di guerra, il cui risultato e´stato che le popolazioni di ogni parte di questo conflitto che dura da decadi sono state I reli perdenti. L´Iraq e´caduto nel caos come risultato di una guerra preventiva e di occupazione basata sul falso clamore che l´Iraq avesse armi di distruzione di massa. Piu´di 100.000 persone – soldati e civili – hanno gia´perso le loro vite per quella guerra illegale; sono stati sperperati centinaia di miliardi di dollari che avrebbero potuto essere investiti in salute reale e sicurezza per la regione e per il mondo; ed il quotidiano gran numero di colpiti continua ininterrottamente.

La polarizzazione tra il Nord globale ed il Sud globale – una delle cause maggiori di guerra del nostro tempo – si manifesta in grosse iniquita´ nelláccesso alla salute, all´educazione, alla protezione dell´ambiente, ad un progresso economico sostenibile, ed alla sicurezza per miliardi di persone nel mondo. Queste iniquita´esacerbano I conflitti e conducono alla militarizzazione, alla violenza armata, ad atti di terrore, alla guerra. La violenza causata da piccole armi, infatti, e´uno dei principali problemi di sanita´pubblica, e costa decine di migliaia di vite causando centinaia di migliaia di feriti ogni anno in ogni parte del mondo. Una delle chiavi per risolvere I problemi di un equo, sostenibile e pacifico sviluppo globale sara´ assicurare che I paesi in via di sviluppo e quelli sviluppati abbiano accesso e risorse energetiche pulite, sicure e rinnovabili. L´energia nucleare, che e´inestricabilmente legata alle armi nucleari, deve essere nel tempo abbandonata insieme ad esse in quanto rischio inaccettabile per il futuro.

Come medici, noi siamo obbligati a prevenire la guerra e ad agire per il ristabilimento di condizioni di sicurezza globale fondate salla salute e sui diritti umani. Comunque, lóbiettivo preminente che ha definito la missione dell´IPPNW per piu´ di 25 anni rimane immodificato. Noi non vediamo segnali secondo cui gli Stati Nucleari intendono eliminare le proprie armi nucleari, come si sono impegnate a fare con l´Articolo VI del Trattato di Non Proliferazione Nucleare (NPT), e come ha affermato la Corte Internazionale di Giustizia dicendo che sono obbligati a farlo dal diritto internazionale. Al contrario, alcuni Stati Nucleari adesso parlano apertamente dell´uso in battaglia di armi nucleari. Questa minaccia porta molti paesi ad acquisire proprie armi nucleari come deterrente ed aumenta il rischio del terrorismo nucleare.

L´abolizione delle armi nucleari e´un obiettivo imperativo per la sicurezza umana che non puo´piu´essere rimandato. Gli Stati Nucleari e gli Stati non nucleari debbono giungere insieme senza altri ritardi all´avvio di negoziati per una Convenzione sulle Armi Nucleari.

La sicurezza degli USA aumenterebbe enormemente in un mondo senza le armi nucleari, ed essi dovrebbero provvedere a dotarsi di una leadership necessaria a raggiungere tale scopo. La Russia, invece di sperperare risorse su nuovi missili a testata multipla destinati a superare le difese missilistiche degli USA, dovrebbe unirsi agli USA per fondare pienamente e sviluppare un programma di smantellamento che distrugga le proprie armi nucleari rimanenti e per mettere in sicurezza tutti I materiali fissili in modo che siano impossibili da raggiungere da parte di terze parti.

La Gran Bretagna, invece di rimpiazzare la sua forza sottomarina di missili Trident con un nuovo sistema strategico di armi nucleari, deve dichiararsi il primo Stato non nucleare dei cinque originali che diventa uno stato non nucleare, diventando esempio morale per tutti gli altri. La Francia, che ha recentemente dichiarato che non esiterebbe ad usare armi nucleari in risposta al terrorismo, deve abbandonare I piani per un nuovo missile nucleare a lungo raggio e mostrare una leadership morale nel rendere l´Europa una zona libera da armi nucleari. L´Unione Europea, invece che continuare a vivere con le contraddizioni esistenti tra politica nucleare della NATO e le obbligazioni dell´Articolo VI per gli stati europei, deve decidere la rimozione delle armi nucleari tattiche USA dal suolo europeo, e la fine delle politiche nucleari che hanno evaso lo spirito, se non la lettera, del NPT. India e Pakistan, invece che accelerare la corsa alle armi nucleari che, a dir poco, priverebbe le loro economie di risorse vitali per il servizio sanitario, l´educazione e lo sviluppo, e che peggio potrebbe portare la regione ad essere un grande deposito di scorie radioattive, debbono rinunciare alle armi nucleari e sviluppare una leadership comune che porti a stabilire una zona libera da armi nucleari in Asia Meridionale. Israele, inveve di continuare a tenere celato il proprio arsenale nucleare dietro una politica di silenzio, dovrebbe eliminare le sue armi nucleari come parte di un insieme per creare una zona libera da armi nucleari in Medio Oriente. La Repubblica Democratica della Corea del Nord deve abbandonare la sua futile richiesta di sicurezza dietro un arsenale nucleare e riabbracciare il Trattato di Non Proliferazione Nucleare. L´Iran deve dare al mondo inequivocabili assicurazioni di non avere intenzione di acquisire armi nucleari, ed il resto del mondo deve lavorare con l´Iran per assicurare che I propri bisogni di legittima sicurezza siano raggiunti.

Il mondo e´sfuggito fortunatamente alla catastrofe nucleare durante la Guerra Fredda. Non saremo cosi´ fortunati nel 21mo secolo se non fronteggeremo la sfida che abbiamo di fronte fin dal 9 Agosto 1945. Come Premio Nobel per la Pace e come federazione di medici che capisce che l´abolizione delle armi nucleari e´medicina preventiva su scala globale, noi richiediamo con urgenza agli Stati Nucleari – ed a quelli che flirtano con l´ambizione di diventare Stati Nucleari – di liberare il mondo dai nostri sei decenni di incubo nucleare.
Nota: Il sito ufficiale dell’International Phisicians for the Prevention of Nuclear War: http://www.ippnw.org
Il sito della sezione italiana di IPPNW: http://www.geocities.com/ippnwitalia
If you want peace, work for health!
The original statement: http://www.ippnw.org/HelsinkiCongressStatement.html

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Conclusa la visita in Italia del sindaco di Halabja

9 ottobre 2006 Pubblicato da roberto

Si è conclusa la visita in Italia di Khadr Kareem, sindaco di Halabja, cittadina del Kurdistan iracheno tristemente ricordata per il bombardamento con armi chimiche operato da Saddam Hussein nel 1988.
Il Sindaco, assieme a un rappresentante dei sopravvissuti alla strage, ha partecipato a numerosi eventi: il 1 ottobre scorso a Marzabotto, alla celebrazione del 62° anniversario dell’eccidio nazista; a colloqui in Firenze, mirati a possibili progetti di bonifica dei terreni tuttora contaminati, con la direttrice dell’ARPAT, l’agenzia per la protezione ambientale della Toscana; ed è stato ospite anche del Comune di Campi Bisenzio, prima di presenziare nella giornata del 7 ottobre, a Lugo di Romagna alla “Festa delle favole”, spettacolo di premiazione del concorso “Una favola per la pace”.
Khadr Kareem è stato il primo sindaco iracheno ad avere aderito alla Campagna mondiale “Mayors for Peace”, creata nel 1982 dai sindaci di Hiroshima e Nagasaki e che ha come scopo la sensibilizzazione e l’adozione di azioni concrete per l’abolizione completa delle armi di distruzione di massa.
Fondamentale in questo è stato il ruolo di IPB-Italia, l’ufficio italiano dell’International Peace Bureau di Ginevra, che oltre ad avere promosso la Campagna tra i sindaci del nostro territorio, ha al suo attivo la recente adesione di diversi sindaci iracheni delle varie etnie. Con essi sarà possibile attivare, nel medio periodo e in collaborazione con altre organizzazioni e fondazioni, iniziative di peace education e di recupero della legalità, che si affiancano ad altri progetti umanitari, più mirati all’emergenza sanitaria. E’ utile rammentare che di tutto questo si è discusso, assieme a rappresentanti istituzionali italiani e iracheni, nel passato convegno di Pianosa dell’agosto scorso “Insieme per la ricostruzione dell’Iraq”.
Nota: Vedi anche:
A Pineto degli Abruzzi: la delegazione del Kurdistan ha incontrato il sindaco Monticelli
Conclusa la visita in Italia del primo “sindaco per la pace” iracheno
Marzabotto 1944, Halabja 1988.

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“FESTA DELLE FAVOLE”

8 ottobre 2006 Pubblicato da roberto

E finalmente, il 7 ottobre 2006, la festa è arrivata!

“Tutte le favole incantano perché contengono i nostri desideri e le speranze che questi si avverino. Il crederci è legato alla fantasia, più che al fantastico, e questa nasce dall’umano essere. Perciò passibile di trasformazione in ciò che l’umano essere chiama realtà.”
Dalla penna di Nadia Redoglia, il racconto della giornata di Lugo al Teatro Rossini: una “Festa delle favole” per la premiazione del concorso letterario “Una favola per la pace”.
E anche quest’anno, sulle scene e non solo, lo spettacolo è stato trascinante, ricco di simbolismo e di emozione.

VAI ALL’ELENCO DEI TESTI PREMIATI!
Dal Presidente della Repubblica una medaglia per il Premio

LA FESTA DELLE FAVOLE O MEGLIO… LE FAVOLE IN FESTA

di Nadia Redoglia

L’Ufficio Italiano di International Peace Bureau – IPB (la più antica e grande federazione del mondo, con sede a Ginevra, impegnata nei temi della pace che riunisce e coordina oltre 260 organizzazioni in 60 Paesi) ha pensato bene di chiedere in prestito al mondo delle favole, un piccolo spazio. E’ nato così un momento, in quel di Lugo di Romagna, sede attuale dell’IPB-Italia, dove grandi e piccini hanno raccontato le loro… favole.
Tutte le favole incantano perché contengono i nostri desideri e le speranze che questi si avverino. Il crederci è legato alla fantasia, più che al fantastico, e questa nasce dall’umano essere. Perciò passibile di trasformazione in ciò che l’umano essere chiama realtà.
Le centinaia di favole giunte a Lugo in questa terza edizione presieduta ad honorem da Dacia Maraini, esprimevano un desiderio comune: la pace. Non autori di testi, ma attori di pace, perché di pace attiva si sta parlando, non di quella riflessa per omologazione o emulazione. Attori/scolari provenienti da scuole primarie e secondarie, attori adulti reclusi in case di detenzione e, dunque, portatori di voci meno udibili, così come nelle precedenti due edizioni questo compito fu affidato ad anziani e diversamente abili. La fantasia non ha confini e l’obiettivo, primario, della realtà ha bisogno di adeguarsi ed ecco che le favole giungono da altre terre: Turchia e Iraq, e a portarle è stato il sindaco kurdo di Halabja, città irachena che non vuole essere ricordata solo per la violenza annientatrice di innocenti subita nel 1988, ma pretende di riscattare il diritto di essere attrice di pace, portando un patrimonio fatto di mille favole e di mille desideri tutti racchiusi in un’unica speranza.

Assaporiamo qualche frase frutto di giovani menti, non già tenendo conto della graduatoria dal primo all’ultimo premio secondo le varie sezioni, ma restando fermi sull’obiettivo del concorso. Il dardo vincente è importante perché è l’attimo fuggente che gratifica l’umana natura, è la gioia che suscita il primo botto pirotecnico, è comunque il toccar con mano quella targa con su scritto il proprio nome, ma la vittoria che accomuna il primo e l’ultimo è il bersaglio che ciascuno ha deciso di scegliere: lo stesso.
Ebbene, Claudia Di Marco delle medie G.B.Quinci di Mazara del Vallo impara dalla sua maestra il significato di un campo di concentramento ebraico, di tutte le vittime che ha fatto quella guerra lì, ma anche di tutte quelle che stanno facendo queste guerre qui e sogna. Sogna di incontrare una ragazza bellissima che si chiama Pace. Ha il volto insanguinato e soffre. Più che le ferite ciò che la sta uccidendo è la consapevolezza che i bimbi non vedranno più cartoni animati alla TV, perché sostituiti dalla violenza. La paura che attanaglia la sognatrice si unisce a quella della bellissima Pace e l’abbraccio liberatorio scatena la loro forza: la fantasia velocissima trasforma l’orrore e la paura di aerei e bombe in fiori e soli splendenti. Pace riacquista il sorriso… e come la colomba riprende a volare lasciando alla piccola attrice una sua piuma sul guanciale.
“Il rovo premuroso” di Claudia Mariella delle superiori di Taranto, A.Volta, spaventa i bambini che giocano con la palla di stracci accanto a lui cresciuto in un campo di Baghdad, un campo nel quale sta rispuntando nuova erba perchè le bombe hanno cessato un poco di esplodergli addosso. Non basta forse la sua bruttezza? Tocca loro sentire anche la sua voce? Che vuole questo rovo guastafeste? Il rovo risponde di fuggire lontano, lui è costretto a proteggere la morte: mine inesplose…
Le menti adulte hanno dimostrato alte qualità letterarie e spiccata originalità offrendo la pace vista da più angolazioni. Dal microcosmo di “Notte misteriosa in cucina” che ci racconta una catena di solidarietà composta da posate litigiose per salvare un cucchiaino involontariamente caduto nel secchio dell’immondizia… all’infinito cosmo che chiama in causa l’architetto a gestir eclissi tra i protagonisti astri e pianeti…
Geniale il fiore composto dalla corolla dei premiati e dai petali degli organizzatori, deus ex machina di IPB Italia, che hanno messo in scena, a loro volta, la favola della guerra e della non guerra, della luce e del buio, il bianco e il nero di una sola realtà: la pace, interpretata nel settecentesco Teatro Rossini di Lugo, Regista Franco Pezzi. Regina della Pace, Fulgida (di nome e di fatto) Barattoni, colonna portante nell’IPB Italia, da lei presieduta fino all’arrivo di Salvatore Favati che ha rilevato la carica, ma che serenamente ci racconta il piacere d’esser responsabile di una si solida organizzazione, ma solo perché questa è il frutto di una sinergia forte, fatta di gente che si vuole bene veramente. La voce fuori campo è del Direttore del Premio, Alberto Barbero. Lui ci accompagna narrando le favole e i suoi attori, l’anima delle prime e dei secondi.

A lui chiediamo di spiegarci il passaggio dalle favole alla realtà. Gli domandiamo cosa possa significare concretamente essere attivi per la pace, essere i protagonisti e i fautori di questa e perché una favola può anche raggiungerla.
“E’ necessario saper leggere le favole per la pace di coloro che in queste credono. Il lavoro dei nostri giurati è stato particolarmente faticoso dato l’alto numero delle opere concorrenti. Ciò che ne è scaturito è chiaro: i nostri bambini, i nostri adolescenti, il nostro futuro vede la pace come un dono quasi impossibile da ottenere e dunque riversano il loro desiderio, meglio, affidano il loro bisogno alla magia che solo una favola può concedere: una lampada di Aladino, la bacchetta magica di Fata Turchina, la sfera di cristallo di Mago Merlino. E’ tempo che realizzino che Pace non è dono, che Pace non è acquisizione magica o frutto di un acquisto da consumare: Pace è in sé. Pace non è Natale, non è ricompensa di un bel voto, non è occasionale. Pace è. Di lei si ha il bisogno quotidiano, così come la vita.”

-Questo per il nostro futuro. E per noi, adulti di questo presente?- Incalza Barbero “Intanto non scordiamoci che un tempo eravamo futuro noi stessi, avevamo le nostre favole. Sono sempre buone. Qualche volta bene sarebbe ripassarle. L’IPB in questa occasione ha consegnato il premio alla carriera a un grande giornalista, Roberto Morrione. Fino a giugno è stato direttore della testata televisiva Rainews 24. Una rete che da sempre racconta, grazie ad eccellenti inchieste, la realtà della guerra e le sua profonde crudeltà e ingiustizie. Noi adulti abbiamo bisogno di sapere, di ottenere corrette informazioni per raggiungere ciò di cui abbiamo diritto. Spetterà poi a ciascuno di noi metabolizzare gli impulsi che ci vengon forniti, basta che siano però verità.”

“Vivere può essere una meravigliosa avventura” diceva l’eroe di J.M. Barrie. Ci sia data dunque la possibilità di vivere. Che poi possa essere avventura o favola… ce la vedremo noi.

Nota: L’articolo completo di immagini, è pure pubblicato nel sito di Peacelink.

Nota: VAI ALLA GALLERIA FOTOGRAFICA

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“FESTA DELLE FAVOLE”: Invito agli organi di stampa

5 ottobre 2006 Pubblicato da roberto

sabato 7 ottobre, ore 12,00

presso la Sala Giunta del Comune di Lugo

“FESTA DELLE FAVOLE”

nell’occasione della presentazione della 3° Edizione del Premio Letterario in lingua Italiana - Città di Lugo

“Una Favola per la Pace”

Saranno presenti:
l’assessore del Comune di Lugo Ombretta Toschi, il Presidente di IPB Italia Salvatore Favati, il Direttotre del Premio Alberto Barbero, l’organizzatrice del Premio sul territorio Fulgida Barattoni, il Presidente della Giuria “Giovani” Laura Baldinini Senni, il rappresentante del Sindaco del Comune di Pineto Giancarlo Alonzo, il Sindaco di Campi Bisenzio Fiorella Alunni, il Sindaco di Halabja (Iraq) Khdir Kareem Mohammed e componente del Comitato delle vittime di Halabja Hikmat Faiq Arif.

Inoltre sarà presente il Direttore di RAINEWS 24 Roberto Morrione e il giornalista di RAINEWS 24 Flaviano Masella.

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